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Istanbul e` in ginocchio ma non si arrende. L'ondata di repressione del 2016 ha lasciato una scia di migliaia di arresti, sfigurando il volto piu` vivace della citta`, mutilando il movi- mento rivoluzionario che era esploso tre anni prima nella protesta di Gezi Park. Eppure la scintilla non e` spenta: una miccia, un filo ros- so attraversa ancora le redazioni semiclandestine dei giornali satirici, i caffe` occupati, i quartieri dell'una e dell'altra riva del Bosforo.
Alla ricerca di quel filo si lancia una scrittrice francese, tornata in Turchia per sottrarsi all'angoscia del mondo e ritrovare un amore sfuggente. La citta` le si spalanca davanti con le sue notti caotiche, dove e` cosi` facile perdersi per chi sta cercando di dimenticare. E` allora che si imbatte in un nome, Hrant Dink, il grande giornalista e intellettuale armeno - fondatore del settimanale Agos (« Il solco ») - assassinato nel 2007 da un giovane nazionalista turco.
Finalmente la storia che stava cercando. Il solco e` un romanzo-reportage di attualita` bruciante. Minacciati da un potere sempre piu` illiberale, i protagonisti della disobbedienza turca, da Asli Erdogan a Ece Temelkuran passando per Necmiye Alpay, emergono in tutta la loro realta` esemplare e dolente. Ed e` cosi` che la storia d'amore si dissolve in una storia di donne e uomini costretti a vivere - secondo una celebre metafora dello stesso Dink - nell'« inquietudine della colomba » che teme a ogni passo di essere ingabbiata