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II 12 settembre 1612, interpretando it decreto di Paolo V Sanctissimus Dominus Nosier, la Monarchia Cattolica introdusse la pratica del giuramento di fedeltà all'Immacolata Concezione per tutti i ministri del sovrano, che fu poi esteso a università, municipalità, ordini cavallereschi e confratemite, in tutti i suoi domini. Questa decision, indipendente dalla volontà della Chiesa di Roma, si tradusse in un intenso dibattito politico e alimentó controversie teologiche già esistenti riguardo alle posizioni immacoliste.
La difesa della causa dell'Immacolata Concezione rientró nel discorso politico della Monarchia Cattolica, tanto attraverso la pubblicistica come tramite la produzione artistica e letteraria, convertendosi, per i territori appartenenti alla Corona asburgica, in un elemento di promozione dell'unità, tale da esaltare fortemente la coesione ira di essi pur appartenendo a un sistema policentrico. Contributi di M.
Amparo López Arandia, D. Barreto Avila, M. Bergon-zini, M. Boiteux, E. Bourdeu, P. Broggio, G. Capitelli, N. González Heras, M. Lupi, M. Merluzzi, R. Millar Carvacho, V. Minguez, G. Mrozek Eliszezynski, J. de la Puente Brunke, M. Pulido Echeveste, M. Ramadori, R. Ricci, M.I. Rodriguez Moya, C. Rossi Espagnet, G. Sabatini, V.M. Seifert, A. Spiriti, F. Tudini.