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Questa raccolta di saggi, la terza della serie, dopo quelle uscite nel 1999 e nel 2003, ha innanzitutto la finalità di rendere disponibili, riunite in un'unica pubblicazione, recenti esplorazioni di storia della psicologia italiana altrimenti non reperibili, o comunque distribuite in varie collocazioni. Dal momento che ne èprevisto anche l'uso da parte degli studenti universitari, si propone inoltre, come i primi due volumi, di presentare alcuni esempi di ricerche storiografiche, che non si configurano certo come `modelli prescrittivi', bensì come possibili forme di indagine : indicazioni di percorso, in altri termini, per quanti fossero interessati a svolgere approfondimenti in questo settore disciplinare.
Così come conserva l'obiettivo di collegare concretamente le due dimensioni fondanti dell'attività accademica, ovvero la ricerca scientifica e la didattica, in un produttivo rapporto che trasferisca, quasi in forma di `osmosi', certi contenuti originali del lavoro storiografico contemporaneo sul piano formativo. Le tematiche affrontate vanno dalle origini della psicologia militare ai primi studi sul ritardo mentale, dalle forme iniziali di interesse verso le emergenze derivanti da catastrofi naturali e guerre a quelle concernenti la circolazione e l'incidentalità stradali.
Vengono inoltre indagati gli aspetti di internazionalità dell'opera di Sante de Sanctis, uno dei padri più illustri della psicologia italiana, viene recuperato il dibattito sulla collocazione della psicologia nel contesto delle scienze riconosciute, particolarmente vivo tra Ottocento e Novecento, e viene svolta una analisi del primo congresso degli psicologi italiani, tenuto nel lontano 1911.