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Viene da un'isola delle Antille che per i turisti � il fondale di una vacanza da sogno ma che per lei - che gi� da bambina rifiutava di intonare "Rule, Britannia!" - � una colonia ostaggio del sole e della siccit�, una prigione insopportabile. Per spezzare le catene, e insieme per sbarazzarsi dell'amore terribile della madre e della crudele indifferenza del padre, Lucy sbarca in un'altra isola, Manhattan.
Ma l'illuminata benevolenza della famiglia che l'ha accolta come ragazza au pair non fa che acuire nostalgia e furore: alla trionfante generosit� di chi ha solo certezze, Lucy non pu� che opporre un'astiosa impudenza. Non le sfugge, del resto, che l'atmosfera d� armoniosa perfezione che avvolge Mariah, Lewis e le loro quattro bambine bionde � uno show, e occulta crepe minacciose - i segni della rovina imminente.
Anche nell'opulenta New York, proprio come ad Antigua, attorno a una tavola apparecchiata pu� regnare la desolazione. Nulla, nell'arco di un breve anno, rimarr� intatto: per il cieco progressismo di chi la ospita e dovr� confrontarsi con lo specchio deformante dei margini del mondo; e per Lucy: insofferente ai dominati come ai dominatori, senza pi� punti di riferimento, prover�, al pari di Gauguin - il pittore che ha scoperto in un museo e subito amato -, a inventarsi facendo affidamento solo sull'intuizione, e a riscattare l'oltraggio della sua origine.