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Elaborare un lutto significa entrare in quel « paese delle lacrime » di cui parla il Piccolo Principe, un paese cosi` misterioso sia per chi lo attraversa per la perdita di chi amava sia per chi decide di mettersi accanto per provare a percorrerlo insieme. Chi prova ad aiutare una persona in lutto ha spesso la sensazione di essere maldestro, di non sapere cosa dire e come dirlo e soprattutto di non sapere come raggiungere il dolore dell'altro.
Eppure la ferita che fa piangere non e` solo una disgrazia che ci puo` capitare ma anche un'opportunita` di crescita e di maturazione. Il ricordo della persona che non c'e` piu` puo` diventare una sorta di polvere d'oro - come avviene nell'arte del kintsugi - che non solo ripara il danno causato dalla ferita della perdita ma consentira` a quella ferita di diventare preziosa, occasione per riscoprire la bellezza di qualcosa che nasce, e soprattutto il modo con cui diciamo che la morte non e` l'ultima parola sulla vita! « Non sapevo bene che cosa dirgli.
Mi sentivo molto maldestro. Non sapevo bene come toccarlo, come raggiungerlo. Il paese delle lacrime e` cosi` misterioso » (Il Piccolo Principe).