Vladimir Luxuria, attivista, ex politica e volto noto dello spettacolo, è un simbolo vivente del conflitto tra le istanze individuali di autodeterminazione e le verità eterne della fede. Il suo percorso, segnato dal clamore della lotta LGBTQ+ fino alla recente, e discussa, conversione al cattolicesimo, pone domande radicali sulla natura della vera identità e del peccato. Questo libro non è una biografia, né un giudizio, ma un'analisi oggettiva e spietata sul "sdoppiamento di ruolo" di Luxuria.
Come può coesistere la fede riscoperta con la promozione attiva di ideologie che la Rivelazione e il Magistero della Chiesa considerano contrarie alla Verità? L'autore smaschera il tentativo di Luxuria di separare il Piano della Grazia/Misericordia (dove si sente accolta da Dio) dal Piano della Morale/Dottrina (dove non accetta le restrizioni della Chiesa e continua l'attivismo politico). Attraverso l'attento studio del Vangelo e dei modelli di conversione radicale (come San Paolo e Sant'Agostino), l'opera riafferma il principio cristiano fondamentale: accogliere la persona, ma respingere l'errore.
La misericordia non è tolleranza passiva, ma un invito urgente e coraggioso alla rinuncia totale e alla santità. Punti Chiave dell'Opera: Analisi Causale: Il libro indaga non se la scelta transgender sia "giusta o sbagliata, " ma da dove scaturisca questo desiderio profondo e travolgente di trasformare il sé. Confronto Teologico: Una riflessione profonda sulla compatibilità tra Fede e attivismo LGBTQ+, analizzando l'impossibilità di "servire due padroni." La Sfida della Rinuncia: Un appello critico per la protagonista - e per tutti i credenti - a compiere la rinuncia radicale richiesta dalla vera conversione, allineando la missione pubblica alla Verità di Cristo.
"Luxuria. Ecco il mio nome" è un testo essenziale che interroga la nostra società e la Chiesa sulla coerenza della fede, sulla natura dell'eccesso e sul destino umano. È una lettura obbligata per chiunque voglia comprendere la vera posta in gioco nel dibattito tra identità, morale e spiritualità.
Vladimir Luxuria, attivista, ex politica e volto noto dello spettacolo, è un simbolo vivente del conflitto tra le istanze individuali di autodeterminazione e le verità eterne della fede. Il suo percorso, segnato dal clamore della lotta LGBTQ+ fino alla recente, e discussa, conversione al cattolicesimo, pone domande radicali sulla natura della vera identità e del peccato. Questo libro non è una biografia, né un giudizio, ma un'analisi oggettiva e spietata sul "sdoppiamento di ruolo" di Luxuria.
Come può coesistere la fede riscoperta con la promozione attiva di ideologie che la Rivelazione e il Magistero della Chiesa considerano contrarie alla Verità? L'autore smaschera il tentativo di Luxuria di separare il Piano della Grazia/Misericordia (dove si sente accolta da Dio) dal Piano della Morale/Dottrina (dove non accetta le restrizioni della Chiesa e continua l'attivismo politico). Attraverso l'attento studio del Vangelo e dei modelli di conversione radicale (come San Paolo e Sant'Agostino), l'opera riafferma il principio cristiano fondamentale: accogliere la persona, ma respingere l'errore.
La misericordia non è tolleranza passiva, ma un invito urgente e coraggioso alla rinuncia totale e alla santità. Punti Chiave dell'Opera: Analisi Causale: Il libro indaga non se la scelta transgender sia "giusta o sbagliata, " ma da dove scaturisca questo desiderio profondo e travolgente di trasformare il sé. Confronto Teologico: Una riflessione profonda sulla compatibilità tra Fede e attivismo LGBTQ+, analizzando l'impossibilità di "servire due padroni." La Sfida della Rinuncia: Un appello critico per la protagonista - e per tutti i credenti - a compiere la rinuncia radicale richiesta dalla vera conversione, allineando la missione pubblica alla Verità di Cristo.
"Luxuria. Ecco il mio nome" è un testo essenziale che interroga la nostra società e la Chiesa sulla coerenza della fede, sulla natura dell'eccesso e sul destino umano. È una lettura obbligata per chiunque voglia comprendere la vera posta in gioco nel dibattito tra identità, morale e spiritualità.