Vita, politica, contingenza
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- FormatPDF
- ISBN978-88-7462-933-6
- EAN9788874629336
- Date de parution29/02/2016
- Protection num.Adobe DRM
- Taille3 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurQuodlibet
Résumé
L'obiettivo dei saggi raccolti in questo libro è di investigare nelle loro interazioni reciproche tre concetti fondamentali dell'esistenza umana: vita, politica, contingenza. Si tratta, per molti aspetti, delle dimensioni basilari della nostra esperienza storica e non è forse eccessivo ipotizzare che tutte le incertezze, le opacità e le crisi che affliggono questa epoca dipendano dal modo, assolutamente nuovo, in cui le tre dimensioni si intrecciano o confliggono tra loro.
Tutto questo apre una miriade di interrogativi, a stento contenibili nella comune etichetta della biopolitica.
È possibile, per cominciare, immaginare una scena in cui sia in gioco la vita come tale, libera dal ricatto della sua cattura in una gabbia di concetti formalizzati? E qual è il nesso tra l'assetto istituzionale e le forme di vita cui la politica vorrebbe dare voce? Il pensiero di una contingenza indefinita è destinato inevitabilmente a precipitare nel caos e nell'arbitrio o può, al contrario, portare alla luce un filo di senso aperto alla pluralità indistinta dei possibili? Ed è sufficiente sostituire all'essere il divenire per liberarci della necessità di una ontologia e, con essa, dell'ipoteca di un'arché? Su questi interrogativi si soffermano i saggi raccolti nel volume, sforzandosi di esplorare un territorio condiviso, pur muovendo da prospettive e angolature spesso marcatamente differenti.
È possibile, per cominciare, immaginare una scena in cui sia in gioco la vita come tale, libera dal ricatto della sua cattura in una gabbia di concetti formalizzati? E qual è il nesso tra l'assetto istituzionale e le forme di vita cui la politica vorrebbe dare voce? Il pensiero di una contingenza indefinita è destinato inevitabilmente a precipitare nel caos e nell'arbitrio o può, al contrario, portare alla luce un filo di senso aperto alla pluralità indistinta dei possibili? Ed è sufficiente sostituire all'essere il divenire per liberarci della necessità di una ontologia e, con essa, dell'ipoteca di un'arché? Su questi interrogativi si soffermano i saggi raccolti nel volume, sforzandosi di esplorare un territorio condiviso, pur muovendo da prospettive e angolature spesso marcatamente differenti.
L'obiettivo dei saggi raccolti in questo libro è di investigare nelle loro interazioni reciproche tre concetti fondamentali dell'esistenza umana: vita, politica, contingenza. Si tratta, per molti aspetti, delle dimensioni basilari della nostra esperienza storica e non è forse eccessivo ipotizzare che tutte le incertezze, le opacità e le crisi che affliggono questa epoca dipendano dal modo, assolutamente nuovo, in cui le tre dimensioni si intrecciano o confliggono tra loro.
Tutto questo apre una miriade di interrogativi, a stento contenibili nella comune etichetta della biopolitica.
È possibile, per cominciare, immaginare una scena in cui sia in gioco la vita come tale, libera dal ricatto della sua cattura in una gabbia di concetti formalizzati? E qual è il nesso tra l'assetto istituzionale e le forme di vita cui la politica vorrebbe dare voce? Il pensiero di una contingenza indefinita è destinato inevitabilmente a precipitare nel caos e nell'arbitrio o può, al contrario, portare alla luce un filo di senso aperto alla pluralità indistinta dei possibili? Ed è sufficiente sostituire all'essere il divenire per liberarci della necessità di una ontologia e, con essa, dell'ipoteca di un'arché? Su questi interrogativi si soffermano i saggi raccolti nel volume, sforzandosi di esplorare un territorio condiviso, pur muovendo da prospettive e angolature spesso marcatamente differenti.
È possibile, per cominciare, immaginare una scena in cui sia in gioco la vita come tale, libera dal ricatto della sua cattura in una gabbia di concetti formalizzati? E qual è il nesso tra l'assetto istituzionale e le forme di vita cui la politica vorrebbe dare voce? Il pensiero di una contingenza indefinita è destinato inevitabilmente a precipitare nel caos e nell'arbitrio o può, al contrario, portare alla luce un filo di senso aperto alla pluralità indistinta dei possibili? Ed è sufficiente sostituire all'essere il divenire per liberarci della necessità di una ontologia e, con essa, dell'ipoteca di un'arché? Su questi interrogativi si soffermano i saggi raccolti nel volume, sforzandosi di esplorare un territorio condiviso, pur muovendo da prospettive e angolature spesso marcatamente differenti.























