Diario perpetuo 2025. Landolfi e la critica
Par :Formats :
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format ePub est :
- Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
- Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
- Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement
Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
- Nombre de pages254
- FormatePub
- ISBN978-88-229-1515-3
- EAN9788822915153
- Date de parution16/07/2025
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille5 Mo
- Infos supplémentairesepub
- ÉditeurQuodlibet
Résumé
La rivista è intesa, fin dal titolo, come prosecuzione ideale del bollettino pubblicato a suo tempo con cadenza annuale dal Centro Studi Landolfiani, che aveva come ideatrice e principale animatrice Idolina Landolfi, scomparsa prematuramente nel 2008.
Diario perpetuo è stato il titolo di una rubrica che Tommaso Landolfi teneva sul « Corriere della Sera » negli ultimi e contrastati anni della sua carriera.
L'accento cadeva per l'autore sul carattere autobiografico della sua letteratura, che non solo attingeva dalla vita corrente gli argomenti delle sue divagazioni, ma replicava di quella l'andamento imperfetto e frammentario, in un rapporto d'interrogazione « senza fondo » che era il tratto caratteristico della sua ultima produzione. Assumendo per il bollettino questa denominazione, Idolina alludeva a un impulso di ricerca e d'interpretazione potenzialmente infinite dell'opera del padre, a una crescita di conoscenza che accompagnasse "in diretta" l'avvicendarsi degli stili interpretativi e delle scuole letterarie.
Con la più grande libertà e con quel margine di errore e provvisorietà contenuto in ogni impresa calata nel tempo.
L'accento cadeva per l'autore sul carattere autobiografico della sua letteratura, che non solo attingeva dalla vita corrente gli argomenti delle sue divagazioni, ma replicava di quella l'andamento imperfetto e frammentario, in un rapporto d'interrogazione « senza fondo » che era il tratto caratteristico della sua ultima produzione. Assumendo per il bollettino questa denominazione, Idolina alludeva a un impulso di ricerca e d'interpretazione potenzialmente infinite dell'opera del padre, a una crescita di conoscenza che accompagnasse "in diretta" l'avvicendarsi degli stili interpretativi e delle scuole letterarie.
Con la più grande libertà e con quel margine di errore e provvisorietà contenuto in ogni impresa calata nel tempo.
La rivista è intesa, fin dal titolo, come prosecuzione ideale del bollettino pubblicato a suo tempo con cadenza annuale dal Centro Studi Landolfiani, che aveva come ideatrice e principale animatrice Idolina Landolfi, scomparsa prematuramente nel 2008.
Diario perpetuo è stato il titolo di una rubrica che Tommaso Landolfi teneva sul « Corriere della Sera » negli ultimi e contrastati anni della sua carriera.
L'accento cadeva per l'autore sul carattere autobiografico della sua letteratura, che non solo attingeva dalla vita corrente gli argomenti delle sue divagazioni, ma replicava di quella l'andamento imperfetto e frammentario, in un rapporto d'interrogazione « senza fondo » che era il tratto caratteristico della sua ultima produzione. Assumendo per il bollettino questa denominazione, Idolina alludeva a un impulso di ricerca e d'interpretazione potenzialmente infinite dell'opera del padre, a una crescita di conoscenza che accompagnasse "in diretta" l'avvicendarsi degli stili interpretativi e delle scuole letterarie.
Con la più grande libertà e con quel margine di errore e provvisorietà contenuto in ogni impresa calata nel tempo.
L'accento cadeva per l'autore sul carattere autobiografico della sua letteratura, che non solo attingeva dalla vita corrente gli argomenti delle sue divagazioni, ma replicava di quella l'andamento imperfetto e frammentario, in un rapporto d'interrogazione « senza fondo » che era il tratto caratteristico della sua ultima produzione. Assumendo per il bollettino questa denominazione, Idolina alludeva a un impulso di ricerca e d'interpretazione potenzialmente infinite dell'opera del padre, a una crescita di conoscenza che accompagnasse "in diretta" l'avvicendarsi degli stili interpretativi e delle scuole letterarie.
Con la più grande libertà e con quel margine di errore e provvisorietà contenuto in ogni impresa calata nel tempo.