Il volume è costituito da una raccolta di scritti di autori di diversa
formazione che esplorano il lungo e variegato percorso teorico di Mario Tronti. A ciò si aggiunge un ricco, elaborato e intenso saggio-intervista dello stesso Tronti.
Mario Tronti non è semplicemente il fondatore dell'operaismo
politico italiano, bensì - e ciò lo si ricava in modo chiaro dalla ricostruzione presentata in questo volume - è all'origine, spesso al di là delle sue stesse intenzioni, di tutti i più radicali movimenti
teorico-politici degli ultimi 50 anni in Italia: dall'autonomia al postoperaismo, sino ai più interessanti esperimenti di matrice anarchica.
Al contempo, egli non ha mai smesso il proprio impegno
all'interno delle forze politiche istituzionali, da qui l'ambiguità e
anche il fascino della sua postazione: pensare estremo e agire accorto, dentro e fuori dal sistema, in una sorta di "azione parallela" che si dispiega su due linee, che, pur separate, continuano a riflettersi una nell'altra.
Negli ultimi anni, le sue opere sono state pubblicate in Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Francia e nel continente sudamericano.
La ragione primaria di questo interesse, evidenziata nelle pur diverse
prospettive degli scritti che compongono la raccolta, risiede nella
radicalità e carica conflittuale del suo pensiero che vuole tenere
insieme critica del progresso e istanza trasformatrice. In definitiva,
il libro è rivolto a chi non vuole arrendersi al sempre-uguale di un
triste eterno presente.
Il volume è costituito da una raccolta di scritti di autori di diversa
formazione che esplorano il lungo e variegato percorso teorico di Mario Tronti. A ciò si aggiunge un ricco, elaborato e intenso saggio-intervista dello stesso Tronti.
Mario Tronti non è semplicemente il fondatore dell'operaismo
politico italiano, bensì - e ciò lo si ricava in modo chiaro dalla ricostruzione presentata in questo volume - è all'origine, spesso al di là delle sue stesse intenzioni, di tutti i più radicali movimenti
teorico-politici degli ultimi 50 anni in Italia: dall'autonomia al postoperaismo, sino ai più interessanti esperimenti di matrice anarchica.
Al contempo, egli non ha mai smesso il proprio impegno
all'interno delle forze politiche istituzionali, da qui l'ambiguità e
anche il fascino della sua postazione: pensare estremo e agire accorto, dentro e fuori dal sistema, in una sorta di "azione parallela" che si dispiega su due linee, che, pur separate, continuano a riflettersi una nell'altra.
Negli ultimi anni, le sue opere sono state pubblicate in Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, Francia e nel continente sudamericano.
La ragione primaria di questo interesse, evidenziata nelle pur diverse
prospettive degli scritti che compongono la raccolta, risiede nella
radicalità e carica conflittuale del suo pensiero che vuole tenere
insieme critica del progresso e istanza trasformatrice. In definitiva,
il libro è rivolto a chi non vuole arrendersi al sempre-uguale di un
triste eterno presente.