Stili di volontà radicale
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- Nombre de pages348
- FormatePub
- ISBN1254801406
- EAN9791254801406
- Date de parution18/10/2024
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille337 Ko
- Infos supplémentairesepub
- ÉditeurNottetempo
Résumé
Dalla guerra in Vietnam al cinema di Bergman e Godard, dall'identità americana alla pornografia: Stili di volontà radicale è un libro che ha segnato un'epoca intellettuale. Uscito nel 1969, è la seconda raccolta di saggi pubblicata da Susan Sontag, dopo Contro l'interpretazione. Siamo alla fine degli anni Sessanta, un periodo di sovvertimenti e sperimentazioni tra i più inquieti del Novecento, in cui la critica, il pensiero, le forme artistiche e la contestazione politica si orientano verso stili radicali, come suggerisce il titolo del libro.
In cui la spinta contro il mainstream capitalistico e la cultura di massa produce rivoluzioni nei linguaggi dell'arte e nella coscienza, toccando spesso soglie estreme e sondando i limiti della consapevolezza, dell'esperienza e del dicibile. Nascono da questa tensione le riflessioni di Sontag sul rapporto tra l'estetica contemporanea e il silenzio, l'acuta analisi dell'immaginazione pornografica con le sue ossessioni erotiche e la sua violazione delle norme (sessuali e letterarie), le incursioni in opere di personalità filosofiche o artistiche radicali come Bataille, Cage, Beckett, Godard.
E, infine, i giudizi brucianti e la visione pessimistica dell'America contemporanea, con la sua "innocenza" e "barbarie" - entrambe "spropositate, letali" -, cui segue il resoconto del viaggio in Vietnam fatto dall'autrice nel 1968, nel pieno di una guerra spietata: ritratti feroci dell'identità statunitense, in testi che, come gli altri di questa raccolta, sono ancora capaci di parlare con accenti innovativi al nostro presente.
In cui la spinta contro il mainstream capitalistico e la cultura di massa produce rivoluzioni nei linguaggi dell'arte e nella coscienza, toccando spesso soglie estreme e sondando i limiti della consapevolezza, dell'esperienza e del dicibile. Nascono da questa tensione le riflessioni di Sontag sul rapporto tra l'estetica contemporanea e il silenzio, l'acuta analisi dell'immaginazione pornografica con le sue ossessioni erotiche e la sua violazione delle norme (sessuali e letterarie), le incursioni in opere di personalità filosofiche o artistiche radicali come Bataille, Cage, Beckett, Godard.
E, infine, i giudizi brucianti e la visione pessimistica dell'America contemporanea, con la sua "innocenza" e "barbarie" - entrambe "spropositate, letali" -, cui segue il resoconto del viaggio in Vietnam fatto dall'autrice nel 1968, nel pieno di una guerra spietata: ritratti feroci dell'identità statunitense, in testi che, come gli altri di questa raccolta, sono ancora capaci di parlare con accenti innovativi al nostro presente.
Dalla guerra in Vietnam al cinema di Bergman e Godard, dall'identità americana alla pornografia: Stili di volontà radicale è un libro che ha segnato un'epoca intellettuale. Uscito nel 1969, è la seconda raccolta di saggi pubblicata da Susan Sontag, dopo Contro l'interpretazione. Siamo alla fine degli anni Sessanta, un periodo di sovvertimenti e sperimentazioni tra i più inquieti del Novecento, in cui la critica, il pensiero, le forme artistiche e la contestazione politica si orientano verso stili radicali, come suggerisce il titolo del libro.
In cui la spinta contro il mainstream capitalistico e la cultura di massa produce rivoluzioni nei linguaggi dell'arte e nella coscienza, toccando spesso soglie estreme e sondando i limiti della consapevolezza, dell'esperienza e del dicibile. Nascono da questa tensione le riflessioni di Sontag sul rapporto tra l'estetica contemporanea e il silenzio, l'acuta analisi dell'immaginazione pornografica con le sue ossessioni erotiche e la sua violazione delle norme (sessuali e letterarie), le incursioni in opere di personalità filosofiche o artistiche radicali come Bataille, Cage, Beckett, Godard.
E, infine, i giudizi brucianti e la visione pessimistica dell'America contemporanea, con la sua "innocenza" e "barbarie" - entrambe "spropositate, letali" -, cui segue il resoconto del viaggio in Vietnam fatto dall'autrice nel 1968, nel pieno di una guerra spietata: ritratti feroci dell'identità statunitense, in testi che, come gli altri di questa raccolta, sono ancora capaci di parlare con accenti innovativi al nostro presente.
In cui la spinta contro il mainstream capitalistico e la cultura di massa produce rivoluzioni nei linguaggi dell'arte e nella coscienza, toccando spesso soglie estreme e sondando i limiti della consapevolezza, dell'esperienza e del dicibile. Nascono da questa tensione le riflessioni di Sontag sul rapporto tra l'estetica contemporanea e il silenzio, l'acuta analisi dell'immaginazione pornografica con le sue ossessioni erotiche e la sua violazione delle norme (sessuali e letterarie), le incursioni in opere di personalità filosofiche o artistiche radicali come Bataille, Cage, Beckett, Godard.
E, infine, i giudizi brucianti e la visione pessimistica dell'America contemporanea, con la sua "innocenza" e "barbarie" - entrambe "spropositate, letali" -, cui segue il resoconto del viaggio in Vietnam fatto dall'autrice nel 1968, nel pieno di una guerra spietata: ritratti feroci dell'identità statunitense, in testi che, come gli altri di questa raccolta, sono ancora capaci di parlare con accenti innovativi al nostro presente.