Scipione Emiliano. Roma espugna Cartagine

Par : Giovanni Brizzi, Aa.vv., Giorgio Rivieccio
Offrir maintenant
Ou planifier dans votre panier
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format ePub est :
  • Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
  • Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
  • Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony
Logo Vivlio, qui est-ce ?

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement

Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
C'est si simple ! Lisez votre ebook avec l'app Vivlio sur votre tablette, mobile ou ordinateur :
Google PlayApp Store
  • FormatePub
  • ISBN1255011712
  • EAN9791255011712
  • Date de parution29/04/2023
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille11 Mo
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurPelago

Résumé

La distruzione di Cartagine, che nel 146 a. C. pose fine alla Terza guerra punica, arrivò al termine di un lungo e complesso dibattito in cui intervennero fattori politici, religiosi e perfino economici. Si trattò infatti di una decisione che non era motivata da un casus belli vero e proprio, come per secoli era avvenuto nei precedenti conflitti, ma rappresentò un'autentica guerra preventiva per rendere del tutto inoffensivo un nemico che per un secolo aveva tentato - quasi riuscendoci - di sopraffare Roma e la sua federazione.
La paura per la rinascita dello storico avversario dell'Urbe era andata a sommarsi, facendoli traboccare, ai timori di attacchi provenienti dalla Grecia e dall'Asia, anche attraverso il Nord della penisola. Alla fine la pressione psicologica ebbe la meglio e indirizzò l'Urbe verso la scelta di eliminare definitivamente una potenza punica ritenuta solo apparentemente inerte. Era nata frattanto, tra l'irrazionale e il provvidenziale, l'idea, raccolta in Polibio, della signoria mondiale di Roma.
La distruzione di Cartagine, che nel 146 a. C. pose fine alla Terza guerra punica, arrivò al termine di un lungo e complesso dibattito in cui intervennero fattori politici, religiosi e perfino economici. Si trattò infatti di una decisione che non era motivata da un casus belli vero e proprio, come per secoli era avvenuto nei precedenti conflitti, ma rappresentò un'autentica guerra preventiva per rendere del tutto inoffensivo un nemico che per un secolo aveva tentato - quasi riuscendoci - di sopraffare Roma e la sua federazione.
La paura per la rinascita dello storico avversario dell'Urbe era andata a sommarsi, facendoli traboccare, ai timori di attacchi provenienti dalla Grecia e dall'Asia, anche attraverso il Nord della penisola. Alla fine la pressione psicologica ebbe la meglio e indirizzò l'Urbe verso la scelta di eliminare definitivamente una potenza punica ritenuta solo apparentemente inerte. Era nata frattanto, tra l'irrazionale e il provvidenziale, l'idea, raccolta in Polibio, della signoria mondiale di Roma.
Guerre puniche
Giovanni Brizzi, Aa.vv.
E-book
4,99 €
Guerre partiche
Giovanni Brizzi, Aa.vv.
E-book
4,99 €