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« Ho sempre avuto voglia di scrivere libri di cui poi mi fosse impossibile parlare, libri che rendessero insostenibile lo sguardo degli altri. »Romanzo dell'infanzia e dei suoi abissi, La vergogna ricostruisce con spietata lucidita` una presa di consapevolezza: quella di una bambina di dodici anni testimone della « scena » spartiacque, rimasta a lungo indicibile, che le fa scoprire di colpo di essere dalla parte sbagliata della societa`.
Inventariando i linguaggi, i riti e le norme che delimitavano il suo pensiero e la sua condotta di allora, Ernaux sprofonda nella memoria intima e collettiva - fatta di usanze, espressioni e modi di dire - e scompone l'habitat del mondo in cui era immersa: la scuola privata, i codici della religione cattolica, il culto della « buona educazione », le leggi non scritte ma inviolabili della gerarchia sociale.
Come nessun altro, Annie Ernaux riesce a mettere a fuoco con bruciante distacco - da esemplare « etnologa di se stessa » - la piu` indifesa delle eta`, raccontando quel violento e reiterato sconcerto che e` l'ingresso nella vita adulta.