La scena di un interno. Osservazioni elementari sul costruire una stanza a teatro
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- Nombre de pages100
- FormatPDF
- ISBN978-88-6906-144-8
- EAN9788869061448
- Date de parution01/05/2020
- Protection num.Adobe DRM
- Taille93 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurGiannini Editore
Résumé
La stanza, unità minima dell'architettura, è lo spazio domestico per eccellenza, "onnipresente" nei testi teatrali: in questo spazio, piccolo o grande che sia, si sviluppano, infatti, le storie di uomini e donne, di genitori e figli, di amanti, di traditori, di servi e padroni ecc. Le stanze presenti nei testi teatrali spesso sono vere e proprie protagoniste dell'azione, al pari dei loro "inquilini attori": esse, inoltre, sono già ampiamente "manipolate" dagli autori che le offrono allo spettatore non solo, nella loro dimensione di realtà spaziale e domestica (costruite nella narrazione attraverso descrizioni più o meno dettagliate), ma anche nella loro dimensione significante (animate attraverso una partecipazione attiva dello spazio della stanza allo sviluppo drammaturgico).
La traduzione scenica del complesso e articolato rapporto che il personaggio "vive" con la sua stanza non può, però, essere affidata alle sole parole ed alle dinamiche delle azioni fisiche che si sviluppano tra gli attori: il compito dello scenografo, infatti, consiste nel progettare una spazialità che - proprio attraverso un'adeguata reinterpretazione della composizione degli elementi architettonici che costituiscono la dimensione materiale della stanza - consenta allo spettatore di percepirne la sua dimensione immateriale, il non detto, e, quindi, di comprenderne la sua dimensione significante.
Questo studio propone un'"analisi logica" del processo di progetto di alcuni spettacoli che hanno fatto la storia del teatro moderno e contemporaneo: tale analisi, inoltre, è corredata di tavole sintetiche attraverso le quali si è voluto costruire un abaco metodologico, ordinato su un'operazione di classificazione di possibili strategie progettuali di costruzione di una stanza a teatro. Il principio ordinatore della classificazione è costituito dal livello di scomposizione dell'unità architettonica della stanza.
La traduzione scenica del complesso e articolato rapporto che il personaggio "vive" con la sua stanza non può, però, essere affidata alle sole parole ed alle dinamiche delle azioni fisiche che si sviluppano tra gli attori: il compito dello scenografo, infatti, consiste nel progettare una spazialità che - proprio attraverso un'adeguata reinterpretazione della composizione degli elementi architettonici che costituiscono la dimensione materiale della stanza - consenta allo spettatore di percepirne la sua dimensione immateriale, il non detto, e, quindi, di comprenderne la sua dimensione significante.
Questo studio propone un'"analisi logica" del processo di progetto di alcuni spettacoli che hanno fatto la storia del teatro moderno e contemporaneo: tale analisi, inoltre, è corredata di tavole sintetiche attraverso le quali si è voluto costruire un abaco metodologico, ordinato su un'operazione di classificazione di possibili strategie progettuali di costruzione di una stanza a teatro. Il principio ordinatore della classificazione è costituito dal livello di scomposizione dell'unità architettonica della stanza.
La stanza, unità minima dell'architettura, è lo spazio domestico per eccellenza, "onnipresente" nei testi teatrali: in questo spazio, piccolo o grande che sia, si sviluppano, infatti, le storie di uomini e donne, di genitori e figli, di amanti, di traditori, di servi e padroni ecc. Le stanze presenti nei testi teatrali spesso sono vere e proprie protagoniste dell'azione, al pari dei loro "inquilini attori": esse, inoltre, sono già ampiamente "manipolate" dagli autori che le offrono allo spettatore non solo, nella loro dimensione di realtà spaziale e domestica (costruite nella narrazione attraverso descrizioni più o meno dettagliate), ma anche nella loro dimensione significante (animate attraverso una partecipazione attiva dello spazio della stanza allo sviluppo drammaturgico).
La traduzione scenica del complesso e articolato rapporto che il personaggio "vive" con la sua stanza non può, però, essere affidata alle sole parole ed alle dinamiche delle azioni fisiche che si sviluppano tra gli attori: il compito dello scenografo, infatti, consiste nel progettare una spazialità che - proprio attraverso un'adeguata reinterpretazione della composizione degli elementi architettonici che costituiscono la dimensione materiale della stanza - consenta allo spettatore di percepirne la sua dimensione immateriale, il non detto, e, quindi, di comprenderne la sua dimensione significante.
Questo studio propone un'"analisi logica" del processo di progetto di alcuni spettacoli che hanno fatto la storia del teatro moderno e contemporaneo: tale analisi, inoltre, è corredata di tavole sintetiche attraverso le quali si è voluto costruire un abaco metodologico, ordinato su un'operazione di classificazione di possibili strategie progettuali di costruzione di una stanza a teatro. Il principio ordinatore della classificazione è costituito dal livello di scomposizione dell'unità architettonica della stanza.
La traduzione scenica del complesso e articolato rapporto che il personaggio "vive" con la sua stanza non può, però, essere affidata alle sole parole ed alle dinamiche delle azioni fisiche che si sviluppano tra gli attori: il compito dello scenografo, infatti, consiste nel progettare una spazialità che - proprio attraverso un'adeguata reinterpretazione della composizione degli elementi architettonici che costituiscono la dimensione materiale della stanza - consenta allo spettatore di percepirne la sua dimensione immateriale, il non detto, e, quindi, di comprenderne la sua dimensione significante.
Questo studio propone un'"analisi logica" del processo di progetto di alcuni spettacoli che hanno fatto la storia del teatro moderno e contemporaneo: tale analisi, inoltre, è corredata di tavole sintetiche attraverso le quali si è voluto costruire un abaco metodologico, ordinato su un'operazione di classificazione di possibili strategie progettuali di costruzione di una stanza a teatro. Il principio ordinatore della classificazione è costituito dal livello di scomposizione dell'unità architettonica della stanza.






