Tre film da «Le Grand Meaulnes»
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- FormatPDF
- ISBN978-88-7470-361-6
- EAN9788874703616
- Date de parution22/04/2014
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille8 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurEdizioni di Pagina
Résumé
« Le Grand Meaulnes » di Alain-Fournier, pubblicato
nel 1913, è un « roman-mythe » o - com'è stato scritto - « il più grande romanzo sull'adolescenza della letteratura europea ». Nonostante ciò (o forse proprio per questo), ha trovato solo con estrema difficoltà, molto tardi e problematicamente, la
strada degli schermi, pur avendo tentato grandissimi registi e, tra loro, Luchino Visconti.
Questo studio analizza il cosmo spirituale
di Alain-Fournier e de « Le Grand Meaulnes » in
relazione ai due film francesi che sono stati dedicati al romanzo, nel 1967, da Jean-Gabriel Albicocco e, nel 2006, da Jean-Daniel Verhaeghe.
Pregno di un esuberante spirito barocco e sperimentale il primo, girato con la supervisione della sorella dello scrittore; più realistico e di ambizioni pasoliniane il secondo, ambedue, tuttavia, si sono ritrovati al centro di polemiche e di animate discussioni sul rapporto fra cinema e letteratura. Il libro si sofferma, infine, su un « Meaulnes » italiano, « Amici per la pelle » del 1955, che Franco Rossi ha tratto esplicitamente, ma liberamente, da motivi del carteggio e del romanzo di Alain-Fournier e che è stato il primo film per ragazzi prodotto in Italia nel dopoguerra.
Si tratta di un capolavoro di finezza psicologica ed espressiva sul tema - caro all'autore de « Le Grand Meaulnes » - dell'amicizia profonda fra adolescenti, che, al suo apparire, non ha mancato anch'esso di suscitare un ampio dibattito, ricco d'implicazioni estetiche e letterarie.
Pregno di un esuberante spirito barocco e sperimentale il primo, girato con la supervisione della sorella dello scrittore; più realistico e di ambizioni pasoliniane il secondo, ambedue, tuttavia, si sono ritrovati al centro di polemiche e di animate discussioni sul rapporto fra cinema e letteratura. Il libro si sofferma, infine, su un « Meaulnes » italiano, « Amici per la pelle » del 1955, che Franco Rossi ha tratto esplicitamente, ma liberamente, da motivi del carteggio e del romanzo di Alain-Fournier e che è stato il primo film per ragazzi prodotto in Italia nel dopoguerra.
Si tratta di un capolavoro di finezza psicologica ed espressiva sul tema - caro all'autore de « Le Grand Meaulnes » - dell'amicizia profonda fra adolescenti, che, al suo apparire, non ha mancato anch'esso di suscitare un ampio dibattito, ricco d'implicazioni estetiche e letterarie.
« Le Grand Meaulnes » di Alain-Fournier, pubblicato
nel 1913, è un « roman-mythe » o - com'è stato scritto - « il più grande romanzo sull'adolescenza della letteratura europea ». Nonostante ciò (o forse proprio per questo), ha trovato solo con estrema difficoltà, molto tardi e problematicamente, la
strada degli schermi, pur avendo tentato grandissimi registi e, tra loro, Luchino Visconti.
Questo studio analizza il cosmo spirituale
di Alain-Fournier e de « Le Grand Meaulnes » in
relazione ai due film francesi che sono stati dedicati al romanzo, nel 1967, da Jean-Gabriel Albicocco e, nel 2006, da Jean-Daniel Verhaeghe.
Pregno di un esuberante spirito barocco e sperimentale il primo, girato con la supervisione della sorella dello scrittore; più realistico e di ambizioni pasoliniane il secondo, ambedue, tuttavia, si sono ritrovati al centro di polemiche e di animate discussioni sul rapporto fra cinema e letteratura. Il libro si sofferma, infine, su un « Meaulnes » italiano, « Amici per la pelle » del 1955, che Franco Rossi ha tratto esplicitamente, ma liberamente, da motivi del carteggio e del romanzo di Alain-Fournier e che è stato il primo film per ragazzi prodotto in Italia nel dopoguerra.
Si tratta di un capolavoro di finezza psicologica ed espressiva sul tema - caro all'autore de « Le Grand Meaulnes » - dell'amicizia profonda fra adolescenti, che, al suo apparire, non ha mancato anch'esso di suscitare un ampio dibattito, ricco d'implicazioni estetiche e letterarie.
Pregno di un esuberante spirito barocco e sperimentale il primo, girato con la supervisione della sorella dello scrittore; più realistico e di ambizioni pasoliniane il secondo, ambedue, tuttavia, si sono ritrovati al centro di polemiche e di animate discussioni sul rapporto fra cinema e letteratura. Il libro si sofferma, infine, su un « Meaulnes » italiano, « Amici per la pelle » del 1955, che Franco Rossi ha tratto esplicitamente, ma liberamente, da motivi del carteggio e del romanzo di Alain-Fournier e che è stato il primo film per ragazzi prodotto in Italia nel dopoguerra.
Si tratta di un capolavoro di finezza psicologica ed espressiva sul tema - caro all'autore de « Le Grand Meaulnes » - dell'amicizia profonda fra adolescenti, che, al suo apparire, non ha mancato anch'esso di suscitare un ampio dibattito, ricco d'implicazioni estetiche e letterarie.