Ricordati di sanificare le feste. Fantacronache di rinnovamento pastorale post - pandemia

Par : Fabio Colagrande
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  • Nombre de pages160
  • FormatePub
  • ISBN978-88-514-2603-3
  • EAN9788851426033
  • Date de parution07/02/2022
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille523 Ko
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurAncora Libri

Résumé

Ed ecco a voi le fantacronache dall'immaginaria diocesi di Salsiccia, alle prese con la "transizione pastorale" successiva alla pandemia da coronavirus. Con un umorismo leggero, a tratti affilato, ma sempre affettuoso verso le sue vittime e i loro limiti umani e spirituali, si narrano i tragicomici e maldestri tentativi del vescovo Egidio Pancetta - in accordo o, piu` spesso, in disaccordo con preti, suore e laici "impegnati" - per ridare slancio alla comunita` ecclesiale, in precario equilibrio fra spinte rinnovatrici e cautele dottrinali. « Si esce leggeri da queste pagine, ridendo delle debolezze umane del sacro.
Insomma, lo scrittore non e` un bacchettone e non moralizza: ironizza. E pero` si riflette, si medita, ci si interroga leggendo. Ma che cosa stiamo dicendo - lo dico da prete che si rifiuta di definirsi "operatore pastorale" - alla gente che ci sente parlare? Rideremo di noi stessi, alla fine. Io, almeno, l'ho fatto. E faremo il proposito di non commettere mai piu` l'errore di dire frasi scontate, trite e ritrite, omogeneizzate e soppressate, che hanno il gusto della frase fatta, unta » (Antonio Spadaro).
Ed ecco a voi le fantacronache dall'immaginaria diocesi di Salsiccia, alle prese con la "transizione pastorale" successiva alla pandemia da coronavirus. Con un umorismo leggero, a tratti affilato, ma sempre affettuoso verso le sue vittime e i loro limiti umani e spirituali, si narrano i tragicomici e maldestri tentativi del vescovo Egidio Pancetta - in accordo o, piu` spesso, in disaccordo con preti, suore e laici "impegnati" - per ridare slancio alla comunita` ecclesiale, in precario equilibrio fra spinte rinnovatrici e cautele dottrinali. « Si esce leggeri da queste pagine, ridendo delle debolezze umane del sacro.
Insomma, lo scrittore non e` un bacchettone e non moralizza: ironizza. E pero` si riflette, si medita, ci si interroga leggendo. Ma che cosa stiamo dicendo - lo dico da prete che si rifiuta di definirsi "operatore pastorale" - alla gente che ci sente parlare? Rideremo di noi stessi, alla fine. Io, almeno, l'ho fatto. E faremo il proposito di non commettere mai piu` l'errore di dire frasi scontate, trite e ritrite, omogeneizzate e soppressate, che hanno il gusto della frase fatta, unta » (Antonio Spadaro).