Michele Montrone e la pittura devota dell'Ottocento
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- FormatPDF
- ISBN978-88-7470-364-7
- EAN9788874703647
- Date de parution09/05/2014
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille31 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurEdizioni di Pagina
Résumé
Questo catalogo delle opere di Michele Montrone (1838-1925) colma un vuoto negli studi di storia dell'arte e della cultura in Puglia fra Otto e Novecento. Montrone non fu solo pittore delle Bottiglie della Manna di san Nicola, ma un artista raffinato, dotato di appropriata e mirabile padronanza tecnica, gusto e cultura ben intrecciati per tanta parte alla effervescente pittura napoletana a lui contemporanea.
Egli seppe ricavarsi, in questo contesto, una nicchia definita, anche se rigida, nell'ambito della pittura religiosa devozionale e popolare - senza rinunciare, peraltro, alla perfezione del disegno, al paesaggio, alle architetture, ai cieli luminosi, al chiaroscuro, ai giochi prospettici e forse anche agli esiti didascalici. Il catalogo scheda quasi 90 opere del pittore, tra pale d'altare, lunette dipinte, ex voto, bottiglie della manna, edicole religiose, litografie ecc., ricostruendone con fonti a volte inedite (e comunque frutto di un'accurata ricerca di archivio) la committenza, la destinazione, i modelli iconografici e la storia nel sistema devozionale e religioso della provincia di Bari.
Corredano il Catalogo dei brevi saggi critici di Luciana Zingarelli, Mariella Basile e Nino Lavermicocca (accreditati studiosi di arte e cultura del territorio), che contribuiscono a dettagliare il contesto in cui il Montrone (e la sua bottega) operò nella sua lunga e prolifica carriera di pittore devozionale.
Egli seppe ricavarsi, in questo contesto, una nicchia definita, anche se rigida, nell'ambito della pittura religiosa devozionale e popolare - senza rinunciare, peraltro, alla perfezione del disegno, al paesaggio, alle architetture, ai cieli luminosi, al chiaroscuro, ai giochi prospettici e forse anche agli esiti didascalici. Il catalogo scheda quasi 90 opere del pittore, tra pale d'altare, lunette dipinte, ex voto, bottiglie della manna, edicole religiose, litografie ecc., ricostruendone con fonti a volte inedite (e comunque frutto di un'accurata ricerca di archivio) la committenza, la destinazione, i modelli iconografici e la storia nel sistema devozionale e religioso della provincia di Bari.
Corredano il Catalogo dei brevi saggi critici di Luciana Zingarelli, Mariella Basile e Nino Lavermicocca (accreditati studiosi di arte e cultura del territorio), che contribuiscono a dettagliare il contesto in cui il Montrone (e la sua bottega) operò nella sua lunga e prolifica carriera di pittore devozionale.
Questo catalogo delle opere di Michele Montrone (1838-1925) colma un vuoto negli studi di storia dell'arte e della cultura in Puglia fra Otto e Novecento. Montrone non fu solo pittore delle Bottiglie della Manna di san Nicola, ma un artista raffinato, dotato di appropriata e mirabile padronanza tecnica, gusto e cultura ben intrecciati per tanta parte alla effervescente pittura napoletana a lui contemporanea.
Egli seppe ricavarsi, in questo contesto, una nicchia definita, anche se rigida, nell'ambito della pittura religiosa devozionale e popolare - senza rinunciare, peraltro, alla perfezione del disegno, al paesaggio, alle architetture, ai cieli luminosi, al chiaroscuro, ai giochi prospettici e forse anche agli esiti didascalici. Il catalogo scheda quasi 90 opere del pittore, tra pale d'altare, lunette dipinte, ex voto, bottiglie della manna, edicole religiose, litografie ecc., ricostruendone con fonti a volte inedite (e comunque frutto di un'accurata ricerca di archivio) la committenza, la destinazione, i modelli iconografici e la storia nel sistema devozionale e religioso della provincia di Bari.
Corredano il Catalogo dei brevi saggi critici di Luciana Zingarelli, Mariella Basile e Nino Lavermicocca (accreditati studiosi di arte e cultura del territorio), che contribuiscono a dettagliare il contesto in cui il Montrone (e la sua bottega) operò nella sua lunga e prolifica carriera di pittore devozionale.
Egli seppe ricavarsi, in questo contesto, una nicchia definita, anche se rigida, nell'ambito della pittura religiosa devozionale e popolare - senza rinunciare, peraltro, alla perfezione del disegno, al paesaggio, alle architetture, ai cieli luminosi, al chiaroscuro, ai giochi prospettici e forse anche agli esiti didascalici. Il catalogo scheda quasi 90 opere del pittore, tra pale d'altare, lunette dipinte, ex voto, bottiglie della manna, edicole religiose, litografie ecc., ricostruendone con fonti a volte inedite (e comunque frutto di un'accurata ricerca di archivio) la committenza, la destinazione, i modelli iconografici e la storia nel sistema devozionale e religioso della provincia di Bari.
Corredano il Catalogo dei brevi saggi critici di Luciana Zingarelli, Mariella Basile e Nino Lavermicocca (accreditati studiosi di arte e cultura del territorio), che contribuiscono a dettagliare il contesto in cui il Montrone (e la sua bottega) operò nella sua lunga e prolifica carriera di pittore devozionale.









