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Mari e Jonna, due artiste, due atelier ai capi opposti di un grande edificio sul porto di Helsinki, e una casetta condivisa su una piccola isola solitaria davanti al mare aperto. Mari scrive, illustra, sogna, si fa domande, accoglie un maestro burattinaio russo che sacrifica il sonno all'arte, si appassiona a una donna sola al mondo che le chiede il senso della vita. Jonna dipinge, intaglia il legno e trova risposte, cerca di catturare la realtà con la sua cinepresa, ama i film western di serie B e i capolavori di Fassbinder, e mette mano al fucile da caccia quando c'è bisogno di una « sana spietatezza ».
Le loro personalità si scontrano e si confrontano attraverso dialoghi sagaci e silenzi che non hanno bisogno di parole, unite da un'urgenza creativa che riesce ogni volta a gettare una luce nuova sulle cose e sulla natura umana, a trasformare la quotidianità in una riserva di piccole epiche fuori dall'ordinario e di inattese rivelazioni. Definito da Ali Smith « una vera opera d'arte », Fair play è una partita a due, un gioco sottile tra due donne fieramente indipendenti che con ironia e nel rispetto inviolabile dei reciproci spazi mantengono sempre vivo uno scambio autentico, pungente, eppure pieno di tenerezza.
Con la sua finezza di lingua e di sguardo, capace di cogliere il significato racchiuso nel gesto più semplice, Tove Jansson traduce in un gioiello letterario il rapporto con la donna con cui ha condiviso quarant'anni di lavoro e di vita, in un equilibrio lieve e rivoluzionario, all'insegna di quella libertà che accompagna una riuscita storia d'amore.
Fair-Play
C'est un miracle que cette petite voix qui nous raconte, par tranche de vie, l'histoire de ces deux femmes, Jonna et Mari, qui vivent côte à côte, qui partagent un quotidien fait de bavardages, d'art et de désirs. Ces deux femmes aux libertés affûtées et affirmées.
Regarder les étoiles, admirer les orages, essuyer des tempêtes avec douceur, s'étreindre du monde comme le vent qui se prend dans les voiles des bateaux du port d'Helsinki, vivre d'art et de poésie, s'enivrer. C'est si beau.
Une écriture limpide, une ambiance qui nous enveloppe immédiatement dans les langueurs platoniques des contrées finlandaises. Une force tendre émane de cette langue portée par les flots d'une mer parfois sauvage, parfois calme. Une fraicheur nécessaire, un appétit du large au sens large du terme.
Fair-play est une merveille, un enchantement. Un réconfort.