Nouveauté

Caro Collega. Lettere da un palliativista

Par : Pietro Angelo Rossi
Offrir maintenant
Ou planifier dans votre panier
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format ePub est :
  • Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
  • Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
  • Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony
Logo Vivlio, qui est-ce ?

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement

Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
C'est si simple ! Lisez votre ebook avec l'app Vivlio sur votre tablette, mobile ou ordinateur :
Google PlayApp Store
  • Nombre de pages80
  • FormatePub
  • ISBN978-88-9298-677-0
  • EAN9788892986770
  • Date de parution07/07/2025
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille198 Ko
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurAres

Résumé

Ogni malattia, soprattutto nelle fasi più avanzate, può generare dolore fisico e sofferenza emotiva: se questi diventano insostenibili, possono portare i pazienti a esprimere desideri di morte. Nascosto dietro questi, però, si trova il bisogno vero dei malati: non tanto anticipare la fine della propria esistenza, quanto vivere senza soffrire, sentendosi amati, rispettati e accuditi sino all'ultimo giorno.
È quanto sostiene Pietro Angelo Rossi, pseudonimo di un medico palliativista, che ricorda alcune delle migliaia di persone che ha assistito professionalmente. I suoi vividi e commoventi racconti testimoniano che la morte non deve essere un tabù impronunciabile, ma un momento naturale a cui guardare con serenità, per non fare mai mancare le cure appropriate e l'affetto più profondo a chi sta giungendo al termine del proprio cammino.
Ogni malattia, soprattutto nelle fasi più avanzate, può generare dolore fisico e sofferenza emotiva: se questi diventano insostenibili, possono portare i pazienti a esprimere desideri di morte. Nascosto dietro questi, però, si trova il bisogno vero dei malati: non tanto anticipare la fine della propria esistenza, quanto vivere senza soffrire, sentendosi amati, rispettati e accuditi sino all'ultimo giorno.
È quanto sostiene Pietro Angelo Rossi, pseudonimo di un medico palliativista, che ricorda alcune delle migliaia di persone che ha assistito professionalmente. I suoi vividi e commoventi racconti testimoniano che la morte non deve essere un tabù impronunciabile, ma un momento naturale a cui guardare con serenità, per non fare mai mancare le cure appropriate e l'affetto più profondo a chi sta giungendo al termine del proprio cammino.