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Pavese pubblicò Tra donne sole con altri due romanzi brevi, Il diavolo sulle colline e La bella estate, in un volume che ne segnò la consacrazione critica, sancita anche dal Premio Strega del 1950. Presentando il libro, Pavese sottolineava il comune clima morale di quelle storie, il rincorrersi degli stessi temi nel libero gioco della fantasia. Clelia, il personaggio che dice "io", protagonista di Tra donne sole, è una donna non piú giovane, che vive orgogliosamente del proprio lavoro, in ruvida e scontrosa solitudine, e guarda e giudica la società irrequieta della buona borghesia del primo dopoguerra, gli ambienti intellettuali un po' snob, le ragazze un po' disperate e un po' ciniche, tutto su uno sfondo di rovina imminente.
La lettera di Calvino e la risposta di Pavese, qui entrambe riprodotte, offrono lo spunto per un'inedita lettura critica del romanzo. In appendice la sceneggiatura del film Le amiche di Michelangelo Antonioni. Nota di Ernesto Ferrero. Cronologia della vita e delle opere.