Stirpe e vergogna

Par : Michela Marzano
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  • Nombre de pages395
  • PrésentationBroché
  • FormatGrand Format
  • Poids0.54 kg
  • Dimensions14,5 cm × 21,7 cm × 3,5 cm
  • ISBN978-88-17-15970-8
  • EAN9788817159708
  • Date de parution05/10/2021
  • CollectionRizzoli la scala
  • ÉditeurRizzoli

Résumé

Michela Marzano intreccia il passato familiare alle pagine più controverse della storia del nostro Paese. Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta : i fascisti erano gli altri, quelli contra cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detio la verité ? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato ? "Sono stata pure io complice di questa amnesia ? " si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio.
Inseguendo il filo teso attraverso le vicende della sua famiglia, ira il nonno Arturo e il ni-patina Jacopo, l'autrice ridisegna il percorso che l'ha resa la donna che è oggi, costellato di dubbi e riflessioni : il rapporto complicato con la maternité, il legame ira sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l'Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (cosi pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, metiendo in luce la rimozione collettiva dell'humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici.
Tra romanzo e memoir, un libro dalla voce schietta e incalzante, che pur sospendendo il giudizio non smette di interrogarci e di invitarci a coltivare la memoria, perché "solo cosi si può sperare che certe cose non accadano più".
Michela Marzano intreccia il passato familiare alle pagine più controverse della storia del nostro Paese. Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta : i fascisti erano gli altri, quelli contra cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detio la verité ? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato ? "Sono stata pure io complice di questa amnesia ? " si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio.
Inseguendo il filo teso attraverso le vicende della sua famiglia, ira il nonno Arturo e il ni-patina Jacopo, l'autrice ridisegna il percorso che l'ha resa la donna che è oggi, costellato di dubbi e riflessioni : il rapporto complicato con la maternité, il legame ira sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l'Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (cosi pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, metiendo in luce la rimozione collettiva dell'humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici.
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