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Sante De Sanctis (1862-1935), psicologo e psichiatra, è una delle figure più importanti della psicologia italiana nella prima metà del XX secolo. Considerato tra i fondatori della disciplina alle soglie del Novecento e tra i suoi maggiori artefici nel periodo fra le due guerre mondiali, con la sua vasta produzione scientifica e con la sua ininterrotta attività organizzativa e divulgativa ha lasciato una traccia profonda nella storia della psicologia, Rimasto finora un po' in ombra, con questo volume s'intende riportarlo all'attenzione degli studiosi e del grande pubblico, disegnando un quadro sistematico delle sue ricerche.
Il testo è suddiviso in due sezioni, rispettivamente dedicate alla psicologia generale e alla psicologia applicata di De Sanctis ; e ciascuna di esse è composta da un saggio introduttivo e da una parte antologica che raccoglie alcuni dei più significativi scritti dell'autore. In tal modo, la figura di De Sanctis emerge nitidamente in tutti i suoi molteplici e multiformi aspetti ed è collocata con tutte le sue ramificazioni nel tessuto storico della psicologia italiana.
Dopo aver accennato alla sua impostazione epistemologica, dapprima sono tracciate le linee principali della sua teoria psicologica e approfondite alcune ricerche sperimentali, come quelle sulla mimica del pensiero e sul sogno. Si esplora, poi, il vasto territorio della sua psicologia applicata (psicopatologia, psicotecnica, psicologia criminale e giuridica, neuropsichiatria, psicopedagogia), vista come un insieme di aree disciplinari specifiche, rese omogenee dall'utilizzazione di una metodologia clinico-differenziale.
Completano il volume un breve profilo biografico di De Sanctis, un repertorio bibliografico e alcune lettere inedite.