À paraître
Patografie e autopatografie italiane nel XXI secolo. Riflessioni interdisciplinari sulla scrittura della malattia
1e édition
Par : Formats :
Bientôt disponible
La date de sortie de cet article n'est pas encore confirmée. Selon l'éditeur, il sera bientôt disponible.
- Nombre de pages250
- PrésentationBroché
- Poids0.525 kg
- Dimensions11,9 cm × 18,0 cm × 0,0 cm
- ISBN978-2-84016-612-2
- EAN9782840166122
- Date de parution04/12/2025
- CollectionLibellus
- ÉditeurPARIS OUEST
- CompilateurAlessandro Benucci
- CompilateurGiuliana Pias
Résumé
Al crocevia tra medical humanities, critica letteraria e medicina narrativa, questo volume collettivo mette in luce le specificità culturali, estetiche ed etiche della scrittura sulla malattia, in particolare nelle sue espressioni (auto)patografiche. Frutto della collaborazione tra specialisti di letteratura, medicina e scienze umane, Patografie e autopatografie italiane nel XXI secolo esplora le forme contemporanee di narrazione della malattia nel contesto italiano.
Al crocevia tra medical humanities, critica letteraria e medicina narrativa, il volume mette in evidenza le specificità culturali, estetiche ed etiche della scrittura sulla malattia, in particolare nelle sue declinazioni (auto)patografiche. A fronte della scarsità di studi critici in Italia, nonostante la crescente diffusione di racconti sulla malattia, i contributi raccolti mirano a colmare una lacuna teorica attraverso una duplice prospettiva : da un lato, l'analisi delle questioni narratologiche e poetiche proprie di questi testi ; dall'altro, l'attenzione rivolta alle dinamiche sociali, terapeutiche e politiche che essi attivano.
La scrittura della malattia non si configura soltanto come espressione intima, ma diventa anche spazio di condivisione, di resistenza e talvolta di rivendicazione, in grado di riconfigurare i rapporti tra chi cura e chi è curato, tra sfera privata e discorso pubblico. Gli autori - scrittori, psicologi, ricercatori e ricercatrici in scienze sociali - affrontano temi diversi : dalla ricezione degli studi teorici sulla patografia in Italia alla narrazione del COVID-19 o della talassemia, dal posto della malattia negli album per l'infanzia alle patografie psichiatriche, fino al ruolo della narrazione nella personalizzazione delle cure.
Questa pluralità riflette l'ambizione marcatamente interdisciplinare dell'opera, nata da una giornata di studi e proseguita attraverso il dialogo tra approcci critici e pratiche cliniche. Il volume intende così aprire un campo ancora poco esplorato in Italia e gettare le basi per un riconoscimento teorico e istituzionale dei racconti di malattia come oggetti letterari a pieno titolo, portatori di cruciali questioni estetiche, etiche e politiche nella contemporaneità.
Al crocevia tra medical humanities, critica letteraria e medicina narrativa, il volume mette in evidenza le specificità culturali, estetiche ed etiche della scrittura sulla malattia, in particolare nelle sue declinazioni (auto)patografiche. A fronte della scarsità di studi critici in Italia, nonostante la crescente diffusione di racconti sulla malattia, i contributi raccolti mirano a colmare una lacuna teorica attraverso una duplice prospettiva : da un lato, l'analisi delle questioni narratologiche e poetiche proprie di questi testi ; dall'altro, l'attenzione rivolta alle dinamiche sociali, terapeutiche e politiche che essi attivano.
La scrittura della malattia non si configura soltanto come espressione intima, ma diventa anche spazio di condivisione, di resistenza e talvolta di rivendicazione, in grado di riconfigurare i rapporti tra chi cura e chi è curato, tra sfera privata e discorso pubblico. Gli autori - scrittori, psicologi, ricercatori e ricercatrici in scienze sociali - affrontano temi diversi : dalla ricezione degli studi teorici sulla patografia in Italia alla narrazione del COVID-19 o della talassemia, dal posto della malattia negli album per l'infanzia alle patografie psichiatriche, fino al ruolo della narrazione nella personalizzazione delle cure.
Questa pluralità riflette l'ambizione marcatamente interdisciplinare dell'opera, nata da una giornata di studi e proseguita attraverso il dialogo tra approcci critici e pratiche cliniche. Il volume intende così aprire un campo ancora poco esplorato in Italia e gettare le basi per un riconoscimento teorico e istituzionale dei racconti di malattia come oggetti letterari a pieno titolo, portatori di cruciali questioni estetiche, etiche e politiche nella contemporaneità.
Al crocevia tra medical humanities, critica letteraria e medicina narrativa, questo volume collettivo mette in luce le specificità culturali, estetiche ed etiche della scrittura sulla malattia, in particolare nelle sue espressioni (auto)patografiche. Frutto della collaborazione tra specialisti di letteratura, medicina e scienze umane, Patografie e autopatografie italiane nel XXI secolo esplora le forme contemporanee di narrazione della malattia nel contesto italiano.
Al crocevia tra medical humanities, critica letteraria e medicina narrativa, il volume mette in evidenza le specificità culturali, estetiche ed etiche della scrittura sulla malattia, in particolare nelle sue declinazioni (auto)patografiche. A fronte della scarsità di studi critici in Italia, nonostante la crescente diffusione di racconti sulla malattia, i contributi raccolti mirano a colmare una lacuna teorica attraverso una duplice prospettiva : da un lato, l'analisi delle questioni narratologiche e poetiche proprie di questi testi ; dall'altro, l'attenzione rivolta alle dinamiche sociali, terapeutiche e politiche che essi attivano.
La scrittura della malattia non si configura soltanto come espressione intima, ma diventa anche spazio di condivisione, di resistenza e talvolta di rivendicazione, in grado di riconfigurare i rapporti tra chi cura e chi è curato, tra sfera privata e discorso pubblico. Gli autori - scrittori, psicologi, ricercatori e ricercatrici in scienze sociali - affrontano temi diversi : dalla ricezione degli studi teorici sulla patografia in Italia alla narrazione del COVID-19 o della talassemia, dal posto della malattia negli album per l'infanzia alle patografie psichiatriche, fino al ruolo della narrazione nella personalizzazione delle cure.
Questa pluralità riflette l'ambizione marcatamente interdisciplinare dell'opera, nata da una giornata di studi e proseguita attraverso il dialogo tra approcci critici e pratiche cliniche. Il volume intende così aprire un campo ancora poco esplorato in Italia e gettare le basi per un riconoscimento teorico e istituzionale dei racconti di malattia come oggetti letterari a pieno titolo, portatori di cruciali questioni estetiche, etiche e politiche nella contemporaneità.
Al crocevia tra medical humanities, critica letteraria e medicina narrativa, il volume mette in evidenza le specificità culturali, estetiche ed etiche della scrittura sulla malattia, in particolare nelle sue declinazioni (auto)patografiche. A fronte della scarsità di studi critici in Italia, nonostante la crescente diffusione di racconti sulla malattia, i contributi raccolti mirano a colmare una lacuna teorica attraverso una duplice prospettiva : da un lato, l'analisi delle questioni narratologiche e poetiche proprie di questi testi ; dall'altro, l'attenzione rivolta alle dinamiche sociali, terapeutiche e politiche che essi attivano.
La scrittura della malattia non si configura soltanto come espressione intima, ma diventa anche spazio di condivisione, di resistenza e talvolta di rivendicazione, in grado di riconfigurare i rapporti tra chi cura e chi è curato, tra sfera privata e discorso pubblico. Gli autori - scrittori, psicologi, ricercatori e ricercatrici in scienze sociali - affrontano temi diversi : dalla ricezione degli studi teorici sulla patografia in Italia alla narrazione del COVID-19 o della talassemia, dal posto della malattia negli album per l'infanzia alle patografie psichiatriche, fino al ruolo della narrazione nella personalizzazione delle cure.
Questa pluralità riflette l'ambizione marcatamente interdisciplinare dell'opera, nata da una giornata di studi e proseguita attraverso il dialogo tra approcci critici e pratiche cliniche. Il volume intende così aprire un campo ancora poco esplorato in Italia e gettare le basi per un riconoscimento teorico e istituzionale dei racconti di malattia come oggetti letterari a pieno titolo, portatori di cruciali questioni estetiche, etiche e politiche nella contemporaneità.