Nouvelle vague italiana. Il cinema del nuovo millennio
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- Nombre de pages335
- PrésentationBroché
- FormatGrand Format
- Poids0.43 kg
- Dimensions14,5 cm × 21,0 cm × 2,6 cm
- ISBN978-88-297-0374-6
- EAN9788829703746
- Date de parution01/01/2022
- CollectionSaggi
- ÉditeurMarsilio
Résumé
Il cinema italiano del nuovo millennio segna un salto di qualità rispetto alla fine del secolo. Nonostante la perdurante crisi del sistema produttivo-distributivo, una incredibile quantità di film, nuovi da un punto di vista tecnologico, autoriale, tematico e di gender fa pensare a una "nouvelle vague" italiana. Nel cinema d'autore come in quello mainstream (si veda l'ottima qualità della commedia), nel cinema cosiddetto narrativo come nel "cinema del reales (che è altrertanto narrativo di quello di finzione), in quello di alto budget o "fuori norma", siamo di fronte a una vasta casistica di ottimi film.
Dall'irruzione del paesaggio alla mutazione del documentario, dal tema del "nuovo realismo" a quello dell'"Altro", dalla rivoluzione digitale alla "visionarietà" della regia, il libro propone un'ampia indagine sulla trasformazione in corso, tanto pils appassionante perché - almeno apparentemente - lontana dalle dinamiche politiche ed economiche dell'ex Bel Paese. Su tutto il panorama getta una nuova luce la minacciosa apparizione della pandemia, che condiziona fortemente l'industria cinematografica : la chiusura dei cinema e la difficoltà dei lavoratori del settore impongono una riflessione a posteriori su tutta la scoria recente del film italiano.
Il progetto, dunque, di disegnare una mappa della "nouvelle vague" italiana, dei suoi autori, delle sue identità, delle sue tematiche ricorrenti e della sua mensa in scena è un'operazione quasi doverosa.
Dall'irruzione del paesaggio alla mutazione del documentario, dal tema del "nuovo realismo" a quello dell'"Altro", dalla rivoluzione digitale alla "visionarietà" della regia, il libro propone un'ampia indagine sulla trasformazione in corso, tanto pils appassionante perché - almeno apparentemente - lontana dalle dinamiche politiche ed economiche dell'ex Bel Paese. Su tutto il panorama getta una nuova luce la minacciosa apparizione della pandemia, che condiziona fortemente l'industria cinematografica : la chiusura dei cinema e la difficoltà dei lavoratori del settore impongono una riflessione a posteriori su tutta la scoria recente del film italiano.
Il progetto, dunque, di disegnare una mappa della "nouvelle vague" italiana, dei suoi autori, delle sue identità, delle sue tematiche ricorrenti e della sua mensa in scena è un'operazione quasi doverosa.
Il cinema italiano del nuovo millennio segna un salto di qualità rispetto alla fine del secolo. Nonostante la perdurante crisi del sistema produttivo-distributivo, una incredibile quantità di film, nuovi da un punto di vista tecnologico, autoriale, tematico e di gender fa pensare a una "nouvelle vague" italiana. Nel cinema d'autore come in quello mainstream (si veda l'ottima qualità della commedia), nel cinema cosiddetto narrativo come nel "cinema del reales (che è altrertanto narrativo di quello di finzione), in quello di alto budget o "fuori norma", siamo di fronte a una vasta casistica di ottimi film.
Dall'irruzione del paesaggio alla mutazione del documentario, dal tema del "nuovo realismo" a quello dell'"Altro", dalla rivoluzione digitale alla "visionarietà" della regia, il libro propone un'ampia indagine sulla trasformazione in corso, tanto pils appassionante perché - almeno apparentemente - lontana dalle dinamiche politiche ed economiche dell'ex Bel Paese. Su tutto il panorama getta una nuova luce la minacciosa apparizione della pandemia, che condiziona fortemente l'industria cinematografica : la chiusura dei cinema e la difficoltà dei lavoratori del settore impongono una riflessione a posteriori su tutta la scoria recente del film italiano.
Il progetto, dunque, di disegnare una mappa della "nouvelle vague" italiana, dei suoi autori, delle sue identità, delle sue tematiche ricorrenti e della sua mensa in scena è un'operazione quasi doverosa.
Dall'irruzione del paesaggio alla mutazione del documentario, dal tema del "nuovo realismo" a quello dell'"Altro", dalla rivoluzione digitale alla "visionarietà" della regia, il libro propone un'ampia indagine sulla trasformazione in corso, tanto pils appassionante perché - almeno apparentemente - lontana dalle dinamiche politiche ed economiche dell'ex Bel Paese. Su tutto il panorama getta una nuova luce la minacciosa apparizione della pandemia, che condiziona fortemente l'industria cinematografica : la chiusura dei cinema e la difficoltà dei lavoratori del settore impongono una riflessione a posteriori su tutta la scoria recente del film italiano.
Il progetto, dunque, di disegnare una mappa della "nouvelle vague" italiana, dei suoi autori, delle sue identità, delle sue tematiche ricorrenti e della sua mensa in scena è un'operazione quasi doverosa.