L'ordine della città. Controllo del territorio e repressione del crimine nell'Italia comunale (secoli XIII-XIV)
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- Nombre de pages147
- PrésentationBroché
- FormatGrand Format
- Poids0.24 kg
- Dimensions15,0 cm × 21,0 cm × 1,0 cm
- ISBN978-88-6728-900-4
- EAN9788867289004
- Date de parution01/11/2017
- CollectionItalia comunale e signorile
- ÉditeurViella
Résumé
La pattuglia di guardie che alla luce di una lanterna controlla di notte le strade delle città è un'immagine frequente nella novellistica del tardo Medioevo ed è stata resa mainstream da innumerevoli romanzi, film e fumetti. Essa, però, ha una data di nascita ben precisa : fu infatti tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento che nei principali centri urbani italiani e europei si decise di creare vere e proprie forze di "polizia" alle dipendenze delle autorità pubbliche, che affiancassero il tradizionale sistema detto dell'Accorruomo, in base al quale erano gli abitanti delle contrade e delle parrocchie a dover intervenire in caso di violenze e di furti per cercare di catturare i colpevoli e assicurarli alla giustizia.
Questo libro indaga il primo costituirsi di queste forze nell'Italia comunale, sia nei rapporti, spesso conflittuali, con le organizzazioni preesistenti, sia in quelli con i nuovi poteri — popolari o signorili — che intendevano imporre alle collettività una nuova e più stringente nozione di "ordine".
Questo libro indaga il primo costituirsi di queste forze nell'Italia comunale, sia nei rapporti, spesso conflittuali, con le organizzazioni preesistenti, sia in quelli con i nuovi poteri — popolari o signorili — che intendevano imporre alle collettività una nuova e più stringente nozione di "ordine".
La pattuglia di guardie che alla luce di una lanterna controlla di notte le strade delle città è un'immagine frequente nella novellistica del tardo Medioevo ed è stata resa mainstream da innumerevoli romanzi, film e fumetti. Essa, però, ha una data di nascita ben precisa : fu infatti tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento che nei principali centri urbani italiani e europei si decise di creare vere e proprie forze di "polizia" alle dipendenze delle autorità pubbliche, che affiancassero il tradizionale sistema detto dell'Accorruomo, in base al quale erano gli abitanti delle contrade e delle parrocchie a dover intervenire in caso di violenze e di furti per cercare di catturare i colpevoli e assicurarli alla giustizia.
Questo libro indaga il primo costituirsi di queste forze nell'Italia comunale, sia nei rapporti, spesso conflittuali, con le organizzazioni preesistenti, sia in quelli con i nuovi poteri — popolari o signorili — che intendevano imporre alle collettività una nuova e più stringente nozione di "ordine".
Questo libro indaga il primo costituirsi di queste forze nell'Italia comunale, sia nei rapporti, spesso conflittuali, con le organizzazioni preesistenti, sia in quelli con i nuovi poteri — popolari o signorili — che intendevano imporre alle collettività una nuova e più stringente nozione di "ordine".