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Con crudo minimalismo L'airone racconta una giornata di caccia di Edgardo Limentani, di cui registra il montare lento e inesorabile del disgusto, dell'orrore sordo per l'esistenza. Siamo nell'inverno del 1947, nelle nebbie della Bassa, il risveglio di Edgardo è all'insegna del fastidio per ogni cosa. Il romanzo - in terza persona - accompagna Edgardo nei suoi spostamenti in quella che è l'ultima giornata della sua vita, indugiando nel descrivere con tecnica cinematografica i suoi gesti, anche minimi.
Tra Ferrara, Codigoro e le rarefatte atmosfere del Po di Volano, Bassani, dopo la città e la campagna circostante, descri-ve una terra che vive anche sulle acque, in quello che è forse il suo lavoro più esistenzialista. L'airone è il romanzo del dolore definitivo, di un malessere esistenziale onnicomprensivo che pervade ogni aspetto della realtà : l'individuo, i suoi affetti, le cose, la natura. L'ultimo romanzo di Giorgio Bassani, che gli valse il Premio Campiello nel 1969.
Un grande libro sulle cause e sugli effetti del dolore.