Autobiogrammatica
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- Nombre de pages440
- PrésentationBroché
- FormatGrand Format
- Poids0.45 kg
- Dimensions15,0 cm × 21,0 cm × 3,0 cm
- ISBN978-88-3389-486-7
- EAN9788833894867
- Date de parution01/01/2024
- CollectionNichel
- ÉditeurMinimum Fax
Résumé
L'Autobiogrammatica che avete tra le mani è un gioco sorprendente e vertiginoso : it rac-conto di un'esistenza - unica e comune - come la storia di un linguaggio. Esiste un legame segreto tra le due linee sinuose lungo cui si snoda la nostra vita : da una parte l'apprendistato dell'alfabeto, dei nomi, del lessico famigliare, dell'insulto, dello scherzo, delle lingue straniere, dei codici segreti, della poesia ; dall'altra l'invadente amore per i genitori, la Scuola che è un viaggio nell'ignoto, le seduzio-ni e dilazioni dell'amicizia e del desiderio, la contrattazione di un posto nel mondo - in un'Italia in cui regnano it privilegio, it pregiudizio, la violenza politica e privata.
Tommaso Giartosio traccia tutti i legami che connettono questa doppia elica, e sa che imbarcarsi in un'impresa del genere significa chiedersi : quali lettere hanno it sapore dello zucchero sulle nostre labbra, e da dove nasce questo godimento ? Qual è l'abbecedario dei nostri amori ? Quali parole racchiudono le nostre paure ? La lingua come origine della coscienza e del mondo, genealogia degli affetti, identità e disidentità, filtro per lo sguardo, sola possibilità di dare un senso a ció che ab-biamo vissuto.
La lingua madre e la lingua salvata. La lingua che non è soltanto restituzione poetica del racconto, ma sostanza stessa di questo racconto. E su tutto, intorno a tutto, la babele delle nostre esistenze e di quelle che ci hanno preceduto.
Tommaso Giartosio traccia tutti i legami che connettono questa doppia elica, e sa che imbarcarsi in un'impresa del genere significa chiedersi : quali lettere hanno it sapore dello zucchero sulle nostre labbra, e da dove nasce questo godimento ? Qual è l'abbecedario dei nostri amori ? Quali parole racchiudono le nostre paure ? La lingua come origine della coscienza e del mondo, genealogia degli affetti, identità e disidentità, filtro per lo sguardo, sola possibilità di dare un senso a ció che ab-biamo vissuto.
La lingua madre e la lingua salvata. La lingua che non è soltanto restituzione poetica del racconto, ma sostanza stessa di questo racconto. E su tutto, intorno a tutto, la babele delle nostre esistenze e di quelle che ci hanno preceduto.
L'Autobiogrammatica che avete tra le mani è un gioco sorprendente e vertiginoso : it rac-conto di un'esistenza - unica e comune - come la storia di un linguaggio. Esiste un legame segreto tra le due linee sinuose lungo cui si snoda la nostra vita : da una parte l'apprendistato dell'alfabeto, dei nomi, del lessico famigliare, dell'insulto, dello scherzo, delle lingue straniere, dei codici segreti, della poesia ; dall'altra l'invadente amore per i genitori, la Scuola che è un viaggio nell'ignoto, le seduzio-ni e dilazioni dell'amicizia e del desiderio, la contrattazione di un posto nel mondo - in un'Italia in cui regnano it privilegio, it pregiudizio, la violenza politica e privata.
Tommaso Giartosio traccia tutti i legami che connettono questa doppia elica, e sa che imbarcarsi in un'impresa del genere significa chiedersi : quali lettere hanno it sapore dello zucchero sulle nostre labbra, e da dove nasce questo godimento ? Qual è l'abbecedario dei nostri amori ? Quali parole racchiudono le nostre paure ? La lingua come origine della coscienza e del mondo, genealogia degli affetti, identità e disidentità, filtro per lo sguardo, sola possibilità di dare un senso a ció che ab-biamo vissuto.
La lingua madre e la lingua salvata. La lingua che non è soltanto restituzione poetica del racconto, ma sostanza stessa di questo racconto. E su tutto, intorno a tutto, la babele delle nostre esistenze e di quelle che ci hanno preceduto.
Tommaso Giartosio traccia tutti i legami che connettono questa doppia elica, e sa che imbarcarsi in un'impresa del genere significa chiedersi : quali lettere hanno it sapore dello zucchero sulle nostre labbra, e da dove nasce questo godimento ? Qual è l'abbecedario dei nostri amori ? Quali parole racchiudono le nostre paure ? La lingua come origine della coscienza e del mondo, genealogia degli affetti, identità e disidentità, filtro per lo sguardo, sola possibilità di dare un senso a ció che ab-biamo vissuto.
La lingua madre e la lingua salvata. La lingua che non è soltanto restituzione poetica del racconto, ma sostanza stessa di questo racconto. E su tutto, intorno a tutto, la babele delle nostre esistenze e di quelle che ci hanno preceduto.