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  • FormatePub
  • ISBN978-88-6576-128-1
  • EAN9788865761281
  • Date de parution19/11/2013
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille584 Ko
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurIl Saggiatore

Résumé

La vedi passare e dici: ecco una bella signora torinese che ha fatto una placida vita. Come è stata placida l'Italia, che da 65 anni vive senza guerre, accumulando benessere. E invece Zita ne ha combinate di tutti i colori, da quando portò il suo fidanzatino a fare l'amore sul letto di morte di Cesare Pavese. Aveva quindici anni, ed era solo l'inizio. Poi ha deciso di abortire, ma come è stata trattata dall'ostetrica proprio non le è piaciuto.
Allora ha preso in mano una pistola e ha sparato; peccato che, sul luogo dell'attentato, dalla borsetta è scivolata via la patente. È scappata ed è finita a Parigi dove ha fatto flânerie sui boulevard lungo la Senna. Nel frattempo però ha intervistato l'ayatollah Khomeini, il Dio degli Sciiti. E ha spedito passaporti falsi in Sudamerica. È tornata a casa, e un giorno, sotto la porta, è ricomparsa la fotocopia della patente smarrita...
Non si ferma mai. Zita. Anche ora che dovrebbe pensare ai nipotini pensa invece a curare i denti del popolo, e a salvare gli immigrati inventandosi i salvagenti tascabili. Ha ragione il suo amico Carlo. C'è da fidarsi di Zita: ti mette nei guai, ma non ti annoia mai. Se le vai dietro, entri veramente nella storia. Insomma, è la vita.
La vedi passare e dici: ecco una bella signora torinese che ha fatto una placida vita. Come è stata placida l'Italia, che da 65 anni vive senza guerre, accumulando benessere. E invece Zita ne ha combinate di tutti i colori, da quando portò il suo fidanzatino a fare l'amore sul letto di morte di Cesare Pavese. Aveva quindici anni, ed era solo l'inizio. Poi ha deciso di abortire, ma come è stata trattata dall'ostetrica proprio non le è piaciuto.
Allora ha preso in mano una pistola e ha sparato; peccato che, sul luogo dell'attentato, dalla borsetta è scivolata via la patente. È scappata ed è finita a Parigi dove ha fatto flânerie sui boulevard lungo la Senna. Nel frattempo però ha intervistato l'ayatollah Khomeini, il Dio degli Sciiti. E ha spedito passaporti falsi in Sudamerica. È tornata a casa, e un giorno, sotto la porta, è ricomparsa la fotocopia della patente smarrita...
Non si ferma mai. Zita. Anche ora che dovrebbe pensare ai nipotini pensa invece a curare i denti del popolo, e a salvare gli immigrati inventandosi i salvagenti tascabili. Ha ragione il suo amico Carlo. C'è da fidarsi di Zita: ti mette nei guai, ma non ti annoia mai. Se le vai dietro, entri veramente nella storia. Insomma, è la vita.
Zita
Enrico Deaglio
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10,99 €
2012 Il primo anno senza di loro
Enrico Deaglio, Andrea Jacchia
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