Turpitudinum notae. La caratterizzazione dell'usurpatore nei Panegyrici Latini tardoantichi
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- Nombre de pages188
- FormatPDF
- ISBN978-3-7965-4696-9
- EAN9783796546969
- Date de parution12/06/2023
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille2 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurSchwabe & Co
Résumé
Il tema affrontato si inserisce nell'ambito della retorica dell'elogio e studia alcuni discorsi contenuti nel Corpus dei Panegyrici Latini. La monografia mette in luce l'efficace sistema di valori morali con cui i retori gallici del III e IV secolo d. C. screditavano l'usurpatore contrapponendo i suoi vizi alle virtù del princeps regnante. Tramite un'abile architettura espositiva essi facevano del rivale politico un vero e proprio tiranno, delegittimandolo agli occhi della corte imperiale e più in generale dell'opinione pubblica.
Allo stesso tempo celebravano il destinatario del discorso dipingendone un quadro estremamente positivo e consolidandone il prestigio con una modalità che non ha nulla da invidiare alle attuali strategie retoriche su cui si basa la politica odierna.
Allo stesso tempo celebravano il destinatario del discorso dipingendone un quadro estremamente positivo e consolidandone il prestigio con una modalità che non ha nulla da invidiare alle attuali strategie retoriche su cui si basa la politica odierna.
Il tema affrontato si inserisce nell'ambito della retorica dell'elogio e studia alcuni discorsi contenuti nel Corpus dei Panegyrici Latini. La monografia mette in luce l'efficace sistema di valori morali con cui i retori gallici del III e IV secolo d. C. screditavano l'usurpatore contrapponendo i suoi vizi alle virtù del princeps regnante. Tramite un'abile architettura espositiva essi facevano del rivale politico un vero e proprio tiranno, delegittimandolo agli occhi della corte imperiale e più in generale dell'opinione pubblica.
Allo stesso tempo celebravano il destinatario del discorso dipingendone un quadro estremamente positivo e consolidandone il prestigio con una modalità che non ha nulla da invidiare alle attuali strategie retoriche su cui si basa la politica odierna.
Allo stesso tempo celebravano il destinatario del discorso dipingendone un quadro estremamente positivo e consolidandone il prestigio con una modalità che non ha nulla da invidiare alle attuali strategie retoriche su cui si basa la politica odierna.