Screditare per valorizzare. Giovanni Tzetze, le sue fonti, i committenti e la concorrenza

Par : Martina Savio
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  • FormatPDF
  • ISBN978-88-9359-464-6
  • EAN9788893594646
  • Date de parution07/12/2020
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Infos supplémentairespdf
  • ÉditeurEdizioni di Storia e Letteratura

Résumé

Nel contesto della recente rivalutazione della filologia di età bizantina, uno degli aspetti più valorizzati è stato il rapporto fra produzione intellettuale e condizioni socio-economiche di contesto, in termini di relazioni con patroni/committenti e di connessioni tra studiosi all'interno o all'esterno delle strutture accademiche. Tale prospettiva di indagine ha finora toccato solo marginalmente la figura di Giovanni Tzetze: pare infatti ancora pienamente attiva la considerazione della retorica di esaltazione dalla sua opera e denigrazione di quella altrui (autori antichi o coevi), che costella i suoi lavori, come sfogo sinceramente autobiografico, prodotto di (in)sofferenze di natura prevalentemente emotiva o al più di un concreto stato di isolamento ed estrema difficoltà.
L'analisi di una serie di questi testi permette invece di riconoscervi il frutto di uno specifico progetto autopromozionale, attuato grazie a quella che si potrebbe definire 'retorica dell'eccellenza', e finalizzato alla costruzione di un 'marchio tzetziano', un manifesto dell'unicità del lavoro di Tzetze all'interno del competitivo mercato della produzione intellettuale coeva.
Nel contesto della recente rivalutazione della filologia di età bizantina, uno degli aspetti più valorizzati è stato il rapporto fra produzione intellettuale e condizioni socio-economiche di contesto, in termini di relazioni con patroni/committenti e di connessioni tra studiosi all'interno o all'esterno delle strutture accademiche. Tale prospettiva di indagine ha finora toccato solo marginalmente la figura di Giovanni Tzetze: pare infatti ancora pienamente attiva la considerazione della retorica di esaltazione dalla sua opera e denigrazione di quella altrui (autori antichi o coevi), che costella i suoi lavori, come sfogo sinceramente autobiografico, prodotto di (in)sofferenze di natura prevalentemente emotiva o al più di un concreto stato di isolamento ed estrema difficoltà.
L'analisi di una serie di questi testi permette invece di riconoscervi il frutto di uno specifico progetto autopromozionale, attuato grazie a quella che si potrebbe definire 'retorica dell'eccellenza', e finalizzato alla costruzione di un 'marchio tzetziano', un manifesto dell'unicità del lavoro di Tzetze all'interno del competitivo mercato della produzione intellettuale coeva.