Scarcity. Perché avere poco significa tanto

Par : Sandhil Mullainathan, Eldar Shafir
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  • FormatePub
  • ISBN978-88-6576-398-8
  • EAN9788865763988
  • Date de parution20/11/2014
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille2 Mo
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurIl Saggiatore

Résumé

Perché la povertà è così difficile da sradicare? E perché i piani per contrastarla si rivelano quasi sempre inefficaci? Per combattere la povertà - la scarsità cronica di denaro - occorre cogliere il filo che la lega a tanti altri esempi di scarsità: dalla mancanza di tempo di chi è oberato dagli impegni lavorativi alla solitudine di chi si trasferisce in una nuova città. Sendhil Mullainathan e Eldar Shafir dimostrano che tutte le forme di scarsità creano uno stato mentale simile.
La scarsità influenza, a un livello subconscio, incontrollabile, le capacità cognitive e i comportamenti individuali e collettivi. Concentra tutte le energie intellettuali sulle risorse che mancano, migliorando la prontezza e l'efficienza nel rispondere alle esigenze più pressanti. Ma così facendo « cattura » la mente: se siamo preoccupati per la scarsità, abbiamo meno attenzione da dedicare a tutto il resto.
Diventiamo meno intuitivi, meno lungimiranti, meno controllati: affrontare ristrettezze economiche riduce le capacità cognitive di una persona più di un'intera notte insonne. In quest'ottica non solo la povertà globale, ma anche i problemi della nostra vita quotidiana acquistano nuova luce. La psicologia della scarsità accomuna i venditori indiani di frutta e verdura caduti nella trappola dell'indebitamento e gli uomini d'affari superoccupati che faticano a prendersi cura dei figli, i coltivatori di canna da zucchero, chi affronta una dieta e chi gestisce ospedali sovraffollati. Se è vero che una scienza della scarsità c'è già, ed è - per definizione - l'economia, gli aneddoti, le ricerche e gli esperimenti sociali di Scarcity sono un invito a ripensare l'economia tenendo conto degli effetti cognitivi, e non solo quantitativi, della scarsità.
Una prospettiva che può avere applicazioni innovative per i sistemi di welfare e le politiche di sviluppo globale, oltre che per orientare scelte e comportamenti di tutti i giorni, migliorando la qualità della nostra vita.
Perché la povertà è così difficile da sradicare? E perché i piani per contrastarla si rivelano quasi sempre inefficaci? Per combattere la povertà - la scarsità cronica di denaro - occorre cogliere il filo che la lega a tanti altri esempi di scarsità: dalla mancanza di tempo di chi è oberato dagli impegni lavorativi alla solitudine di chi si trasferisce in una nuova città. Sendhil Mullainathan e Eldar Shafir dimostrano che tutte le forme di scarsità creano uno stato mentale simile.
La scarsità influenza, a un livello subconscio, incontrollabile, le capacità cognitive e i comportamenti individuali e collettivi. Concentra tutte le energie intellettuali sulle risorse che mancano, migliorando la prontezza e l'efficienza nel rispondere alle esigenze più pressanti. Ma così facendo « cattura » la mente: se siamo preoccupati per la scarsità, abbiamo meno attenzione da dedicare a tutto il resto.
Diventiamo meno intuitivi, meno lungimiranti, meno controllati: affrontare ristrettezze economiche riduce le capacità cognitive di una persona più di un'intera notte insonne. In quest'ottica non solo la povertà globale, ma anche i problemi della nostra vita quotidiana acquistano nuova luce. La psicologia della scarsità accomuna i venditori indiani di frutta e verdura caduti nella trappola dell'indebitamento e gli uomini d'affari superoccupati che faticano a prendersi cura dei figli, i coltivatori di canna da zucchero, chi affronta una dieta e chi gestisce ospedali sovraffollati. Se è vero che una scienza della scarsità c'è già, ed è - per definizione - l'economia, gli aneddoti, le ricerche e gli esperimenti sociali di Scarcity sono un invito a ripensare l'economia tenendo conto degli effetti cognitivi, e non solo quantitativi, della scarsità.
Una prospettiva che può avere applicazioni innovative per i sistemi di welfare e le politiche di sviluppo globale, oltre che per orientare scelte e comportamenti di tutti i giorni, migliorando la qualità della nostra vita.