Alessandra Bartolomei Romagnoli est née en 1957. Elle enseigne à Rome, dans plusieurs universités pontificales, l'histoire de la papauté et du monachisme, ainsi que la littérature hagiographique, mais son principal domaine de recherche est celui des écrits mystiques entre Moyen Âge et début de l'ère moderne (Santità e mistica femminile nel Medioevo, Spolète, 2013). Spécialiste reconnue de sainte Françoise Romaine, elle a notamment établi l'édition critique des traités latins de ses visions et révélations (Santa Francesca Romana. Edizione critica dei trattati latini di Giovanni Mattiotti, Rome, Libreria Editrice Vaticana, 1994). Bernard Buchoud, né en 1962, est moine olivétain du monastère Notre-Dame de la Sainte-Espérance, à Mesnil-Saint-Loup.
Sante vive in Europa (secoli XV-XVI)
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- FormatPDF
- ISBN978-88-9359-509-4
- EAN9788893595094
- Date de parution05/02/2021
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille2 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurEdizioni di Storia e Letteratura
Résumé
Fondato da don Giuseppe De Luca come raccolta di testi non genericamente religiosi ma significativi di un incontro dell'uomo con Dio, l'« Archivio italiano per la storia della pietà » ha ripreso a essere pubblicato nel 1996 aprendosi a prospettive più ampie e non soltanto a quelle genericamente individuabili con la religione cattolica. Pubblica saggi che indagano il rapporto che l'uomo ha con l'Assoluto comunque inteso, nelle religioni monoteistiche come nelle altre religioni, dalle epoche più remote fino ai giorni nostri.
Numero monografico: il fascicolo si ricollega al celebre volume sulle Sante vive di Gabriella Zarri (1990), in cui l'autrice tracciava quattordici profili di beate vissute nell'Italia centro-settentrionale tra la fine del '400 e la metà del '500, in un periodo di grave crisi della penisola, sconvolta dalle guerre, attraversata da correnti apocalittiche e fermenti di dissidenza religiosa, ma anche da empiti riformistici.
In tale contesto storico si inserisce questo inedito protagonismo femminile, che fu uno dei fenomeni più originali e innovativi della religiosità italiana: l'esemplare esercizio delle virtù, la potenza taumaturgica, l'eccellenza dei carismi attirarono su queste donne la devozione popolare, ma anche l'attenzione dei principi. Attraverso l'analisi di alcuni casi esemplari, e alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche, questa raccolta di studi mira ad aprire una nuova riflessione comparativa su esperienze e correnti che meritano di essere analizzate e valutate in una prospettiva più largamente europea, sia per indicare alcune costanti che segnalare gli inevitabili mutamenti determinati da transizioni geografiche in ambienti e contesti politici e culturali differenti.
Numero monografico: il fascicolo si ricollega al celebre volume sulle Sante vive di Gabriella Zarri (1990), in cui l'autrice tracciava quattordici profili di beate vissute nell'Italia centro-settentrionale tra la fine del '400 e la metà del '500, in un periodo di grave crisi della penisola, sconvolta dalle guerre, attraversata da correnti apocalittiche e fermenti di dissidenza religiosa, ma anche da empiti riformistici.
In tale contesto storico si inserisce questo inedito protagonismo femminile, che fu uno dei fenomeni più originali e innovativi della religiosità italiana: l'esemplare esercizio delle virtù, la potenza taumaturgica, l'eccellenza dei carismi attirarono su queste donne la devozione popolare, ma anche l'attenzione dei principi. Attraverso l'analisi di alcuni casi esemplari, e alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche, questa raccolta di studi mira ad aprire una nuova riflessione comparativa su esperienze e correnti che meritano di essere analizzate e valutate in una prospettiva più largamente europea, sia per indicare alcune costanti che segnalare gli inevitabili mutamenti determinati da transizioni geografiche in ambienti e contesti politici e culturali differenti.
Fondato da don Giuseppe De Luca come raccolta di testi non genericamente religiosi ma significativi di un incontro dell'uomo con Dio, l'« Archivio italiano per la storia della pietà » ha ripreso a essere pubblicato nel 1996 aprendosi a prospettive più ampie e non soltanto a quelle genericamente individuabili con la religione cattolica. Pubblica saggi che indagano il rapporto che l'uomo ha con l'Assoluto comunque inteso, nelle religioni monoteistiche come nelle altre religioni, dalle epoche più remote fino ai giorni nostri.
Numero monografico: il fascicolo si ricollega al celebre volume sulle Sante vive di Gabriella Zarri (1990), in cui l'autrice tracciava quattordici profili di beate vissute nell'Italia centro-settentrionale tra la fine del '400 e la metà del '500, in un periodo di grave crisi della penisola, sconvolta dalle guerre, attraversata da correnti apocalittiche e fermenti di dissidenza religiosa, ma anche da empiti riformistici.
In tale contesto storico si inserisce questo inedito protagonismo femminile, che fu uno dei fenomeni più originali e innovativi della religiosità italiana: l'esemplare esercizio delle virtù, la potenza taumaturgica, l'eccellenza dei carismi attirarono su queste donne la devozione popolare, ma anche l'attenzione dei principi. Attraverso l'analisi di alcuni casi esemplari, e alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche, questa raccolta di studi mira ad aprire una nuova riflessione comparativa su esperienze e correnti che meritano di essere analizzate e valutate in una prospettiva più largamente europea, sia per indicare alcune costanti che segnalare gli inevitabili mutamenti determinati da transizioni geografiche in ambienti e contesti politici e culturali differenti.
Numero monografico: il fascicolo si ricollega al celebre volume sulle Sante vive di Gabriella Zarri (1990), in cui l'autrice tracciava quattordici profili di beate vissute nell'Italia centro-settentrionale tra la fine del '400 e la metà del '500, in un periodo di grave crisi della penisola, sconvolta dalle guerre, attraversata da correnti apocalittiche e fermenti di dissidenza religiosa, ma anche da empiti riformistici.
In tale contesto storico si inserisce questo inedito protagonismo femminile, che fu uno dei fenomeni più originali e innovativi della religiosità italiana: l'esemplare esercizio delle virtù, la potenza taumaturgica, l'eccellenza dei carismi attirarono su queste donne la devozione popolare, ma anche l'attenzione dei principi. Attraverso l'analisi di alcuni casi esemplari, e alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche, questa raccolta di studi mira ad aprire una nuova riflessione comparativa su esperienze e correnti che meritano di essere analizzate e valutate in una prospettiva più largamente europea, sia per indicare alcune costanti che segnalare gli inevitabili mutamenti determinati da transizioni geografiche in ambienti e contesti politici e culturali differenti.