Pregare, per santa Teresa di Gesù, è un cammino di amicizia con Cristo, un frequente relazionarsi con Lui che conduce alla preghiera contemplativa, cioè a « diventare capaci di vedere Dio, di ascoltarlo, di essere assunti dal Signore, nelle trasparenze della sua luce gloriosa », conducendo a un "sapere di Dio" non prodotto da studi o approfondimenti culturali, ma dal gustare la bellezza e il "sapore di Dio".
Negli scritti di Teresa, scelta come guida di questo invito alla preghiera, « parlano con abbondanza i simboli: chi non conosce il castello interiore, immagine quasi fiabesca con cui la Santa descrive l'anima con tutte le sue possibilità offerte all'invasione di Dio e rese luminose dal Signore che tutto prende e tutto trasfigura? » (cardinale Anastasio A. Ballestrero).
Pregare, per santa Teresa di Gesù, è un cammino di amicizia con Cristo, un frequente relazionarsi con Lui che conduce alla preghiera contemplativa, cioè a « diventare capaci di vedere Dio, di ascoltarlo, di essere assunti dal Signore, nelle trasparenze della sua luce gloriosa », conducendo a un "sapere di Dio" non prodotto da studi o approfondimenti culturali, ma dal gustare la bellezza e il "sapore di Dio".
Negli scritti di Teresa, scelta come guida di questo invito alla preghiera, « parlano con abbondanza i simboli: chi non conosce il castello interiore, immagine quasi fiabesca con cui la Santa descrive l'anima con tutte le sue possibilità offerte all'invasione di Dio e rese luminose dal Signore che tutto prende e tutto trasfigura? » (cardinale Anastasio A. Ballestrero).