Perché crediamo in Dio. Le ragioni della fede cristiana nel mondo contemporaneo

Par : Roberto Giovanni Timossi
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  • FormatePub
  • ISBN978-88-922-0387-7
  • EAN9788892203877
  • Date de parution31/01/2017
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille635 Ko
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurSan Paolo Edizioni

Résumé

È sempre più difficile per il credente vivere in una società secolarizzata come l'attuale, nella quale una certa interpretazione della scienza sembra negare l'esistenza stessa di Dio. La fede cristiana è sottoposta più di ogni altra a critiche e a veri e propri attacchi sulla base dell'assunto che essa sarebbe del tutto contraria alla ragione e inconciliabile con le conquiste scientifiche. Timossi fornisce ai credenti uno strumento per rispondere ai dubbi sollevati dalla cultura contemporanea e per consentire a tutti di proporre a testa alta e a viso aperto la propria fede, rintuzzando se occorre le tesi dei non credenti.
La sua riflessione muove a partire dalla filosofia greca fino alla scienza contemporanea. Parafrasando Jean Guitton, alla fine ogni uomo si trova sempre a dover scegliere tra l'assurdo, ovvero il nulla, e il Mistero; ed è più ragionevole scegliere il secondo piuttosto che il primo, come fanno da sempre i cristiani.
È sempre più difficile per il credente vivere in una società secolarizzata come l'attuale, nella quale una certa interpretazione della scienza sembra negare l'esistenza stessa di Dio. La fede cristiana è sottoposta più di ogni altra a critiche e a veri e propri attacchi sulla base dell'assunto che essa sarebbe del tutto contraria alla ragione e inconciliabile con le conquiste scientifiche. Timossi fornisce ai credenti uno strumento per rispondere ai dubbi sollevati dalla cultura contemporanea e per consentire a tutti di proporre a testa alta e a viso aperto la propria fede, rintuzzando se occorre le tesi dei non credenti.
La sua riflessione muove a partire dalla filosofia greca fino alla scienza contemporanea. Parafrasando Jean Guitton, alla fine ogni uomo si trova sempre a dover scegliere tra l'assurdo, ovvero il nulla, e il Mistero; ed è più ragionevole scegliere il secondo piuttosto che il primo, come fanno da sempre i cristiani.