Per una storia dell'autobiografia araba. Lettura di testi auto-biografici in Egitto prima di al-Ayyām di Ṭāhā Ḥusayn

Par : Muhammad AbdelKader Kenawi
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  • FormatPDF
  • ISBN978-88-5526-672-7
  • EAN9788855266727
  • Date de parution15/04/2022
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille6 Mo
  • Infos supplémentairespdf
  • ÉditeurLedizioni

Résumé

Il testo si propone di trattare l'evolversi del genere autobiografico nella letteratura araba moderna, concentrandosi sulla peculiarità del caso egiziano, il paese dell'opera autobiografica canone per eccellenza, al-Ayyam di ?aha ?usayn, dove con l'arrivo della spedizione francese di Napoleone Bonaparte nel 1798 gli egiziani e con loro tutto il mondo arabo vissero un nuovo scontro/incontro cruciale con l'Occidente, l'Altro per antonomasia.
A partire da quella data, vari intellettuali egiziani, anche nei loro testi auto-biografici avviarono un lungo percorso di riscoperta del sé nello specchio e in luce della scoperta dell'altro, prima in Egitto come nel caso di ?Abd al-Ra?man al-Gabarti (1753-1825), e poi a Parigi come nel caso di Rifa?a Rafi? al-?ah?awi (1801-1873), nel suo Ta?li? al-ibriz fi tal?i? Bariz del 1834. Questa relazione complicata di amore e odio tra gli intellettuali egiziani e l'Occidente continuò anche dopo la morte di Mu?ammad ?Ali e la distruzione del suo progetto di modernizzazione, specialmente con l'arrivo di Isma?il Pascià (1830-1895).
In questa prospettiva si può leggere l'opera autobiografica di 'Ali Mubarak (1824-1893), sia quella tradizionale nel suo al-?i?a? al-Tawfiqiyya, che quella romanzata in 'Alam al-Din (1882). Ultimo, ma non meno interessante ed importante, merita maggiore approfondimento l'autobiografia di Mu?ammad 'Abduh (1849-1905). Il tutto in base ad un approccio analitico storico-comparatistico che s'impegna a leggere le varie forme di scrittura auto-biografica nel suo contesto storico, e in quanto un ponte tra il mondo delle idee e delle teorie e quello intimo e più vicino ai sentimenti e alle emozioni di una intellighenzia che con il suo impegno ha spianato la strada alla nah?ah, e alla generazione di ?aha ?usayn ed i suoi compagni.
Il testo si propone di trattare l'evolversi del genere autobiografico nella letteratura araba moderna, concentrandosi sulla peculiarità del caso egiziano, il paese dell'opera autobiografica canone per eccellenza, al-Ayyam di ?aha ?usayn, dove con l'arrivo della spedizione francese di Napoleone Bonaparte nel 1798 gli egiziani e con loro tutto il mondo arabo vissero un nuovo scontro/incontro cruciale con l'Occidente, l'Altro per antonomasia.
A partire da quella data, vari intellettuali egiziani, anche nei loro testi auto-biografici avviarono un lungo percorso di riscoperta del sé nello specchio e in luce della scoperta dell'altro, prima in Egitto come nel caso di ?Abd al-Ra?man al-Gabarti (1753-1825), e poi a Parigi come nel caso di Rifa?a Rafi? al-?ah?awi (1801-1873), nel suo Ta?li? al-ibriz fi tal?i? Bariz del 1834. Questa relazione complicata di amore e odio tra gli intellettuali egiziani e l'Occidente continuò anche dopo la morte di Mu?ammad ?Ali e la distruzione del suo progetto di modernizzazione, specialmente con l'arrivo di Isma?il Pascià (1830-1895).
In questa prospettiva si può leggere l'opera autobiografica di 'Ali Mubarak (1824-1893), sia quella tradizionale nel suo al-?i?a? al-Tawfiqiyya, che quella romanzata in 'Alam al-Din (1882). Ultimo, ma non meno interessante ed importante, merita maggiore approfondimento l'autobiografia di Mu?ammad 'Abduh (1849-1905). Il tutto in base ad un approccio analitico storico-comparatistico che s'impegna a leggere le varie forme di scrittura auto-biografica nel suo contesto storico, e in quanto un ponte tra il mondo delle idee e delle teorie e quello intimo e più vicino ai sentimenti e alle emozioni di una intellighenzia che con il suo impegno ha spianato la strada alla nah?ah, e alla generazione di ?aha ?usayn ed i suoi compagni.