Paolo Sperati e la musica per «Festa a Solhoug» di Ibsen

Par : Sandra Colella
Offrir maintenant
Ou planifier dans votre panier
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format PDF est :
  • Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
  • Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
  • Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony
Logo Vivlio, qui est-ce ?

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement

Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
C'est si simple ! Lisez votre ebook avec l'app Vivlio sur votre tablette, mobile ou ordinateur :
Google PlayApp Store
  • FormatPDF
  • ISBN978-88-7470-358-6
  • EAN9788874703586
  • Date de parution26/03/2014
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille5 Mo
  • Infos supplémentairespdf
  • ÉditeurEdizioni di Pagina

Résumé

L'importante regista Ludvig Josephson, a metà dell'Ottocento, rievoca le compagnie d'opera italiane che percorrevano l'Europa, quasi emulando i comici dell'arte e riscuotendo ovunque curiosità e interesse. Si trattava spesso di formidabili cantanti e un gruppo particolarmente celebre aveva lavorato « sotto la conduzione musicale dell'esperto maestro Sperati (che avrebbe poi soggiornato in Svezia e si sarebbe stabilito infine a Christiania) ».
In un rigo, si sintetizza lo straordinario destino di questo attivissimo emigrante piemontese - nato a Venaria Reale nel 1821 e rampollo di una dinastia con radici nella musica militare dell'esercito sabaudo - che avrebbe animato e fecondato per anni la povera vita teatrale norvegese e collaborato con il giovane Ibsen. In questo libro, si trascrive e commenta, infatti, la sua partitura per Festa Solhoug, il primo successo anche internazionale di Ibsen del 1856-57, e s'inquadra la figura poco nota di questo notevole italiano e della sua famiglia, che dal Piemonte alla Scandinavia s'irradierà musicalmente in America.
L'importante regista Ludvig Josephson, a metà dell'Ottocento, rievoca le compagnie d'opera italiane che percorrevano l'Europa, quasi emulando i comici dell'arte e riscuotendo ovunque curiosità e interesse. Si trattava spesso di formidabili cantanti e un gruppo particolarmente celebre aveva lavorato « sotto la conduzione musicale dell'esperto maestro Sperati (che avrebbe poi soggiornato in Svezia e si sarebbe stabilito infine a Christiania) ».
In un rigo, si sintetizza lo straordinario destino di questo attivissimo emigrante piemontese - nato a Venaria Reale nel 1821 e rampollo di una dinastia con radici nella musica militare dell'esercito sabaudo - che avrebbe animato e fecondato per anni la povera vita teatrale norvegese e collaborato con il giovane Ibsen. In questo libro, si trascrive e commenta, infatti, la sua partitura per Festa Solhoug, il primo successo anche internazionale di Ibsen del 1856-57, e s'inquadra la figura poco nota di questo notevole italiano e della sua famiglia, che dal Piemonte alla Scandinavia s'irradierà musicalmente in America.