Netflix Nations. Geografia della distribuzione digitale
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- FormatePub
- ISBN978-88-3389-171-2
- EAN9788833891712
- Date de parution27/02/2020
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille3 Mo
- Infos supplémentairesepub
- Éditeurminimum fax
Résumé
Sotto il racconto superficiale della vittoriosa conquista del mondo intero da parte di Netflix, Amazon e degli altri operatori di piattaforme on demand, si consumano in realtà tensioni profonde. Lo scenario digitale è infatti attraversato dallo scontro sotterraneo tra le potenzialità distributive globali di internet e la natura regionale e nazionale dell'industria dei media, della sua regolamentazione, del pubblico e dei suoi gusti.
Da una parte, è innegabile, i servizi in streaming e online hanno trasformato profondamente la cultura televisiva e audiovisiva globale. I contenuti si diffondono sulle linee telefoniche, su cavi in fibra ottica, su reti wireless, approdano su schermi grandi e piccoli, su svariate app e su media player di ogni tipo, grazie al lavoro di gigantesche corporation globali. Dall'altra, però, non vanno trascurati i molti segnali che sottolineano come mercati, confini e vincoli siano ancora lì: il geoblocking impedisce la visione fuori regione, i cataloghi si ampliano e restringono a seconda dei paesi, i prezzi si convertono nelle valute locali, i sottotitoli o il doppiaggio non sono sempre disponibili in ogni lingua.
Questo libro offre uno sguardo completo sulle geografie reali della distribuzione mediale, esplorandone frizioni e fallimenti. Combinando una forte attenzione agli aspetti industriali con la teoria culturale e lo sguardo storico, ricostruisce il modo in cui le piattaforme interagiscono con pubblici, istituzioni e competitor ancora in buona parte nazionali. Netflix è un fenomeno americano, certo, ma anche globale.
Ed è utile capire come cambia dall'Argentina all'Australia, passando per l'Europa.
Da una parte, è innegabile, i servizi in streaming e online hanno trasformato profondamente la cultura televisiva e audiovisiva globale. I contenuti si diffondono sulle linee telefoniche, su cavi in fibra ottica, su reti wireless, approdano su schermi grandi e piccoli, su svariate app e su media player di ogni tipo, grazie al lavoro di gigantesche corporation globali. Dall'altra, però, non vanno trascurati i molti segnali che sottolineano come mercati, confini e vincoli siano ancora lì: il geoblocking impedisce la visione fuori regione, i cataloghi si ampliano e restringono a seconda dei paesi, i prezzi si convertono nelle valute locali, i sottotitoli o il doppiaggio non sono sempre disponibili in ogni lingua.
Questo libro offre uno sguardo completo sulle geografie reali della distribuzione mediale, esplorandone frizioni e fallimenti. Combinando una forte attenzione agli aspetti industriali con la teoria culturale e lo sguardo storico, ricostruisce il modo in cui le piattaforme interagiscono con pubblici, istituzioni e competitor ancora in buona parte nazionali. Netflix è un fenomeno americano, certo, ma anche globale.
Ed è utile capire come cambia dall'Argentina all'Australia, passando per l'Europa.
Sotto il racconto superficiale della vittoriosa conquista del mondo intero da parte di Netflix, Amazon e degli altri operatori di piattaforme on demand, si consumano in realtà tensioni profonde. Lo scenario digitale è infatti attraversato dallo scontro sotterraneo tra le potenzialità distributive globali di internet e la natura regionale e nazionale dell'industria dei media, della sua regolamentazione, del pubblico e dei suoi gusti.
Da una parte, è innegabile, i servizi in streaming e online hanno trasformato profondamente la cultura televisiva e audiovisiva globale. I contenuti si diffondono sulle linee telefoniche, su cavi in fibra ottica, su reti wireless, approdano su schermi grandi e piccoli, su svariate app e su media player di ogni tipo, grazie al lavoro di gigantesche corporation globali. Dall'altra, però, non vanno trascurati i molti segnali che sottolineano come mercati, confini e vincoli siano ancora lì: il geoblocking impedisce la visione fuori regione, i cataloghi si ampliano e restringono a seconda dei paesi, i prezzi si convertono nelle valute locali, i sottotitoli o il doppiaggio non sono sempre disponibili in ogni lingua.
Questo libro offre uno sguardo completo sulle geografie reali della distribuzione mediale, esplorandone frizioni e fallimenti. Combinando una forte attenzione agli aspetti industriali con la teoria culturale e lo sguardo storico, ricostruisce il modo in cui le piattaforme interagiscono con pubblici, istituzioni e competitor ancora in buona parte nazionali. Netflix è un fenomeno americano, certo, ma anche globale.
Ed è utile capire come cambia dall'Argentina all'Australia, passando per l'Europa.
Da una parte, è innegabile, i servizi in streaming e online hanno trasformato profondamente la cultura televisiva e audiovisiva globale. I contenuti si diffondono sulle linee telefoniche, su cavi in fibra ottica, su reti wireless, approdano su schermi grandi e piccoli, su svariate app e su media player di ogni tipo, grazie al lavoro di gigantesche corporation globali. Dall'altra, però, non vanno trascurati i molti segnali che sottolineano come mercati, confini e vincoli siano ancora lì: il geoblocking impedisce la visione fuori regione, i cataloghi si ampliano e restringono a seconda dei paesi, i prezzi si convertono nelle valute locali, i sottotitoli o il doppiaggio non sono sempre disponibili in ogni lingua.
Questo libro offre uno sguardo completo sulle geografie reali della distribuzione mediale, esplorandone frizioni e fallimenti. Combinando una forte attenzione agli aspetti industriali con la teoria culturale e lo sguardo storico, ricostruisce il modo in cui le piattaforme interagiscono con pubblici, istituzioni e competitor ancora in buona parte nazionali. Netflix è un fenomeno americano, certo, ma anche globale.
Ed è utile capire come cambia dall'Argentina all'Australia, passando per l'Europa.