Leopoldo Mandić. Il fraticello che voleva tutti in Paradiso
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- FormatePub
- ISBN978-88-9298-307-6
- EAN9788892983076
- Date de parution20/01/2023
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille243 Ko
- Infos supplémentairesepub
- ÉditeurAres
Résumé
Leopoldo Mandic (Castelnuovo di Cattaro 1866 - Padova 1942), santo nascosto e affascinante, coltivò sin da bambino due grandi desideri: diventare sacerdote e partire missionario per la sua terra, la Dalmazia. Divenne sì frate minore cappuccino ma, a motivo di una salute cagionevole, venne valutato inadatto alla missione. Per ubbidienza rimase a Padova e passò le lunghe ore del giorno di tutta la sua vita in una celletta-confessionale, afosa d'estate e gelida d'inverno, ad accogliere i penitenti.
Il piccolo frate dispenserà la misericordia infinita del "Padrone Iddio" a un numero non quantificabile di anime, dal contadino semianalfabeta al grande imprenditore. E fece del sacramento della confessione un capolavoro, paragonabile a quello dei suoi "colleghi" san Pio da Pietrelcina e Giovanni Maria Vianney, il santo Curato d'Ars. Ammalatosi di tumore, si spense il 30 luglio 1942. Nel 2020 la Chiesa lo ha nominato protettore dei malati oncologici.
Il piccolo frate dispenserà la misericordia infinita del "Padrone Iddio" a un numero non quantificabile di anime, dal contadino semianalfabeta al grande imprenditore. E fece del sacramento della confessione un capolavoro, paragonabile a quello dei suoi "colleghi" san Pio da Pietrelcina e Giovanni Maria Vianney, il santo Curato d'Ars. Ammalatosi di tumore, si spense il 30 luglio 1942. Nel 2020 la Chiesa lo ha nominato protettore dei malati oncologici.
Leopoldo Mandic (Castelnuovo di Cattaro 1866 - Padova 1942), santo nascosto e affascinante, coltivò sin da bambino due grandi desideri: diventare sacerdote e partire missionario per la sua terra, la Dalmazia. Divenne sì frate minore cappuccino ma, a motivo di una salute cagionevole, venne valutato inadatto alla missione. Per ubbidienza rimase a Padova e passò le lunghe ore del giorno di tutta la sua vita in una celletta-confessionale, afosa d'estate e gelida d'inverno, ad accogliere i penitenti.
Il piccolo frate dispenserà la misericordia infinita del "Padrone Iddio" a un numero non quantificabile di anime, dal contadino semianalfabeta al grande imprenditore. E fece del sacramento della confessione un capolavoro, paragonabile a quello dei suoi "colleghi" san Pio da Pietrelcina e Giovanni Maria Vianney, il santo Curato d'Ars. Ammalatosi di tumore, si spense il 30 luglio 1942. Nel 2020 la Chiesa lo ha nominato protettore dei malati oncologici.
Il piccolo frate dispenserà la misericordia infinita del "Padrone Iddio" a un numero non quantificabile di anime, dal contadino semianalfabeta al grande imprenditore. E fece del sacramento della confessione un capolavoro, paragonabile a quello dei suoi "colleghi" san Pio da Pietrelcina e Giovanni Maria Vianney, il santo Curato d'Ars. Ammalatosi di tumore, si spense il 30 luglio 1942. Nel 2020 la Chiesa lo ha nominato protettore dei malati oncologici.