La seconda vita degli edifici. Riflessioni e progetti

Par : Pisana Posocco, Manuela Raitano, Aa.vv.
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  • Nombre de pages256
  • FormatPDF
  • ISBN978-88-229-0915-2
  • EAN9788822909152
  • Date de parution16/10/2017
  • Protection num.Adobe DRM
  • Taille104 Mo
  • Infos supplémentairespdf
  • ÉditeurQuodlibet

Résumé

La locuzione seconda vita allude alla pratica della guarigione; implica un'idea di cura che sottende uno sguardo amorevole verso ciò che esiste ma impone anche, di contro, la presa d'atto che gli spazi urbani e architettonici in cui viviamo sono malati, insani, affetti da disfunzionalità che solo una ben orientata cultura del riuso può sanare. Il volume si occupa, dunque, dell'intervento sull'esistente nell'accezione più ampia possibile: intervento su un esistente qualificato, intervento su un esistente ordinario.
Ciò che si intende sostenere è che le due operazioni siano in realtà due declinazioni di uno stesso tema progettuale: il lavoro su ciò che già c'è, su ciò che è materia del nostro paesaggio quotidiano. In questo senso lo sguardo non intende porre "paletti" disciplinari, estendendosi a considerare un'area vasta che riavvicina idealmente patrimonio alto (edilizia storica) e patrimonio basso (edilizia corrente), a favore di una cultura del recupero volta alla valorizzazione di tutte le risorse disponibili sul territorio.
In questo quadro, l'obiettivo del volume è di concorrere alla definizione di un "pensiero del riuso" che superi gli steccati disciplinari e ricomponga l'insieme delle conoscenze relative ai due settori disciplinari che tradizionalmente si "contendono" la materia (progettazione e restauro), per consentire il dialogo tra i diversi operatori competenti e garantire la possibilità di un confronto nell'ambito dell'informazione sulle tecniche di intervento.
La locuzione seconda vita allude alla pratica della guarigione; implica un'idea di cura che sottende uno sguardo amorevole verso ciò che esiste ma impone anche, di contro, la presa d'atto che gli spazi urbani e architettonici in cui viviamo sono malati, insani, affetti da disfunzionalità che solo una ben orientata cultura del riuso può sanare. Il volume si occupa, dunque, dell'intervento sull'esistente nell'accezione più ampia possibile: intervento su un esistente qualificato, intervento su un esistente ordinario.
Ciò che si intende sostenere è che le due operazioni siano in realtà due declinazioni di uno stesso tema progettuale: il lavoro su ciò che già c'è, su ciò che è materia del nostro paesaggio quotidiano. In questo senso lo sguardo non intende porre "paletti" disciplinari, estendendosi a considerare un'area vasta che riavvicina idealmente patrimonio alto (edilizia storica) e patrimonio basso (edilizia corrente), a favore di una cultura del recupero volta alla valorizzazione di tutte le risorse disponibili sul territorio.
In questo quadro, l'obiettivo del volume è di concorrere alla definizione di un "pensiero del riuso" che superi gli steccati disciplinari e ricomponga l'insieme delle conoscenze relative ai due settori disciplinari che tradizionalmente si "contendono" la materia (progettazione e restauro), per consentire il dialogo tra i diversi operatori competenti e garantire la possibilità di un confronto nell'ambito dell'informazione sulle tecniche di intervento.