La notte della civetta. storie eretiche di mafia, di Sicilia, d'Italia
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- Nombre de pages288
- FormatePub
- ISBN978-88-32206-18-0
- EAN9788832206180
- Date de parution21/04/2020
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille881 Ko
- Infos supplémentairesepub
- ÉditeurZolfo Editore
Résumé
Leonardo Sciascia pubblicò Il giorno della civetta nel 1961. Fu il primo, vero libro sulla mafia in Sicilia. Con un epilogo amaro: alla fine vince il boss. Da allora si è sempre tentato di cambiare quella conclusione. Non solo in letteratura. Ci siamo riusciti?
La Sicilia è stata l'inconscio della storia italiana. Il suo incubo. Una peste siciliana si è diffusa nel pianeta, contagiandolo. Oggi l'epidemia è di nuovo in cammino, da Milano a Palermo, dall'Europa agli Stati Uniti.
I patrimoni dei grandi boss sono scomparsi, il narcotraffico non è mai stato fermato, sono tornati i morti per overdose. Era già successo. Negli anni Settanta la Sicilia fu il laboratorio di una nuova forma di "totalitarismo". Qui fu inventato il traffico internazionale della droga. La diffusione dell'eroina provocò un olocausto, oggi dimenticato. Poi, nel 1985, pur di celebrare il Maxiprocesso di Palermo, Stato e Cosa Nostra firmarono una tregua. Non trattativa ma patto faustiano.
E da allora... Una storia scomoda è stata cancellata. Al suo posto è stato edificato il mausoleo di una nuova religione. I fatti che la smentiscono sono considerati eretici. Per questo dobbiamo raccontarli.
I patrimoni dei grandi boss sono scomparsi, il narcotraffico non è mai stato fermato, sono tornati i morti per overdose. Era già successo. Negli anni Settanta la Sicilia fu il laboratorio di una nuova forma di "totalitarismo". Qui fu inventato il traffico internazionale della droga. La diffusione dell'eroina provocò un olocausto, oggi dimenticato. Poi, nel 1985, pur di celebrare il Maxiprocesso di Palermo, Stato e Cosa Nostra firmarono una tregua. Non trattativa ma patto faustiano.
E da allora... Una storia scomoda è stata cancellata. Al suo posto è stato edificato il mausoleo di una nuova religione. I fatti che la smentiscono sono considerati eretici. Per questo dobbiamo raccontarli.
Leonardo Sciascia pubblicò Il giorno della civetta nel 1961. Fu il primo, vero libro sulla mafia in Sicilia. Con un epilogo amaro: alla fine vince il boss. Da allora si è sempre tentato di cambiare quella conclusione. Non solo in letteratura. Ci siamo riusciti?
La Sicilia è stata l'inconscio della storia italiana. Il suo incubo. Una peste siciliana si è diffusa nel pianeta, contagiandolo. Oggi l'epidemia è di nuovo in cammino, da Milano a Palermo, dall'Europa agli Stati Uniti.
I patrimoni dei grandi boss sono scomparsi, il narcotraffico non è mai stato fermato, sono tornati i morti per overdose. Era già successo. Negli anni Settanta la Sicilia fu il laboratorio di una nuova forma di "totalitarismo". Qui fu inventato il traffico internazionale della droga. La diffusione dell'eroina provocò un olocausto, oggi dimenticato. Poi, nel 1985, pur di celebrare il Maxiprocesso di Palermo, Stato e Cosa Nostra firmarono una tregua. Non trattativa ma patto faustiano.
E da allora... Una storia scomoda è stata cancellata. Al suo posto è stato edificato il mausoleo di una nuova religione. I fatti che la smentiscono sono considerati eretici. Per questo dobbiamo raccontarli.
I patrimoni dei grandi boss sono scomparsi, il narcotraffico non è mai stato fermato, sono tornati i morti per overdose. Era già successo. Negli anni Settanta la Sicilia fu il laboratorio di una nuova forma di "totalitarismo". Qui fu inventato il traffico internazionale della droga. La diffusione dell'eroina provocò un olocausto, oggi dimenticato. Poi, nel 1985, pur di celebrare il Maxiprocesso di Palermo, Stato e Cosa Nostra firmarono una tregua. Non trattativa ma patto faustiano.
E da allora... Una storia scomoda è stata cancellata. Al suo posto è stato edificato il mausoleo di una nuova religione. I fatti che la smentiscono sono considerati eretici. Per questo dobbiamo raccontarli.





