La guerra del Peloponneso. Edizione Integrale

Par : Tucidide, Manzi Pietro
Offrir maintenant
Ou planifier dans votre panier
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format ePub est :
  • Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
  • Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
  • Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony
Logo Vivlio, qui est-ce ?

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement

Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
C'est si simple ! Lisez votre ebook avec l'app Vivlio sur votre tablette, mobile ou ordinateur :
Google PlayApp Store
  • FormatePub
  • ISBN1256790265
  • EAN9791256790265
  • Date de parution22/07/2024
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille1004 Ko
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurCactus

Résumé

Nel 431 a. C. la guerra fra Atene e Sparta segnò un tornante della Storia dopo il quale la Grecia non sarebbe mai più stata la stessa. La lotta sanguinosa e trentennale fra le due poleis rappresentò il crepuscolo della civiltà ellenica. Tucidide, vittima e spettatore di un epocale momento di passaggio, lo assunse come pietra angolare di un'analisi che mirava a cogliere, al di là dei fatti, i movimenti sotterranei che agitano la parte più nascosta della Storia.
La sua analisi chirurgica, a tratti feroce, certamente disillusa, spinge il lettore a interrogarsi sulle tragedie che si ripresentano sempre uguali nella vicenda umana. Morale e potere si scontrano, così come le imposizioni e i diritti maturati dai vincitori si abbattono su ciò che resta dei vinti. Il grande gioco della Storia torna sempre: la giustizia dei potenti imposta ai deboli. Lo schema tucidideo rifugge da uno stile epico, esclude il ricorso a elementi di colore anche nel racconto degli avvenimenti più drammatici: solo nudi fatti, scolpiti con una prosa scarna e, quindi, tanto più efficace e indimenticabile.
Nel 431 a. C. la guerra fra Atene e Sparta segnò un tornante della Storia dopo il quale la Grecia non sarebbe mai più stata la stessa. La lotta sanguinosa e trentennale fra le due poleis rappresentò il crepuscolo della civiltà ellenica. Tucidide, vittima e spettatore di un epocale momento di passaggio, lo assunse come pietra angolare di un'analisi che mirava a cogliere, al di là dei fatti, i movimenti sotterranei che agitano la parte più nascosta della Storia.
La sua analisi chirurgica, a tratti feroce, certamente disillusa, spinge il lettore a interrogarsi sulle tragedie che si ripresentano sempre uguali nella vicenda umana. Morale e potere si scontrano, così come le imposizioni e i diritti maturati dai vincitori si abbattono su ciò che resta dei vinti. Il grande gioco della Storia torna sempre: la giustizia dei potenti imposta ai deboli. Lo schema tucidideo rifugge da uno stile epico, esclude il ricorso a elementi di colore anche nel racconto degli avvenimenti più drammatici: solo nudi fatti, scolpiti con una prosa scarna e, quindi, tanto più efficace e indimenticabile.