La Concessione

Anna Schmidt è troppo indipendente per una donna dell'Ottocento. Peggio ancora, non ha un uomo che possa frenare le sue tendenze poco femminili. Quando prende possesso di un terreno di centosessanta acri e poi di altri centosessanta per una piantagione di alberi, ha forse preso più di quanto possa gestire? È un lavoro che potrebbe mettere in ginocchio un uomo; una donna sola non può aspettarsi aiuto o comprensione quando sceglie di affrontarlo volontariamente.
Inondazioni, bufere di neve, caldo, polvere e un'incredibile quantità di lavoro fisico sono pronti a metterla alla prova. Lei affronta tutto questo e, nel corso degli anni, riesce nonostante le difficoltà, nonostante l'assenza di un uomo su cui contare, dimostrando a sé stessa e al mondo che questa donna non solo può, ma riuscirà a costruire una casa, una fattoria e un ranch nelle selvagge praterie.
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