La Cavallerizza. Stato di conservazione e proposta di manutenzione straordinaria

Par : Giovanni Brino, Giovanni Maria Lupo
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  • Nombre de pages160
  • FormatPDF
  • ISBN978-88-6789-139-9
  • EAN9788867891399
  • Date de parution19/04/2019
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille6 Mo
  • Infos supplémentairespdf
  • ÉditeurCelid

Résumé

La Cavallerizza è un complesso edilizio che appartiene alla Zona di Comando di Torino (patrimonio dell'UNESCO), pensata quale autonomo pezzo di città, a partire dal XVII secolo, la cui facies è il risultato degli interventi edilizi di Benedetto Alfieri negli anni centrali del Settecento. L'area della Cavallerizza, una sorta di città nella città, con edifici rettilinei e cortili quadrangolari, ha subìto un processo di stratificazione plurisecolare, avvenuto attraverso successive trasformazioni che hanno innescato una continuità di usi compatibili e di tutela, che si sono interrotti a partire dal secondo dopoguerra.
Della Cavallerizza si documenta qui l'importanza storica (con un'indagine a cura di Giovanni Maria Lupo) e architettonica, ma anche la fragilità, individuandone quale parte nodale il settecentesco Maneggio di Benedetto Alfieri che dà il nome all'adiacente e articolato complesso edilizio, voluto dalla corte sabauda per consentire le evoluzioni ippiche e la gestione dei cavalli. L'indagine strutturale del Maneggio alfieriano e delle due scale a esso adiacenti (la scala a tenaglia e la scala a sbalzo), curata da Giovanni Brino, fa emergere criticità statiche che impongono di avviarne al più presto un'operazione di manutenzione straordinaria in grado di assicurarne conservazione e tutela, nonché di offrire opportunità professionali e occupazionali.
La Cavallerizza è un complesso edilizio che appartiene alla Zona di Comando di Torino (patrimonio dell'UNESCO), pensata quale autonomo pezzo di città, a partire dal XVII secolo, la cui facies è il risultato degli interventi edilizi di Benedetto Alfieri negli anni centrali del Settecento. L'area della Cavallerizza, una sorta di città nella città, con edifici rettilinei e cortili quadrangolari, ha subìto un processo di stratificazione plurisecolare, avvenuto attraverso successive trasformazioni che hanno innescato una continuità di usi compatibili e di tutela, che si sono interrotti a partire dal secondo dopoguerra.
Della Cavallerizza si documenta qui l'importanza storica (con un'indagine a cura di Giovanni Maria Lupo) e architettonica, ma anche la fragilità, individuandone quale parte nodale il settecentesco Maneggio di Benedetto Alfieri che dà il nome all'adiacente e articolato complesso edilizio, voluto dalla corte sabauda per consentire le evoluzioni ippiche e la gestione dei cavalli. L'indagine strutturale del Maneggio alfieriano e delle due scale a esso adiacenti (la scala a tenaglia e la scala a sbalzo), curata da Giovanni Brino, fa emergere criticità statiche che impongono di avviarne al più presto un'operazione di manutenzione straordinaria in grado di assicurarne conservazione e tutela, nonché di offrire opportunità professionali e occupazionali.