L'ora die Antigone dal nazismo agli 'anni di piombo'
Par :Formats :
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format PDF est :
- Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
- Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
- Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement
Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
- Nombre de pages172
- FormatPDF
- ISBN978-3-8233-7712-2
- EAN9783823377122
- Date de parution15/02/2012
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille6 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurGunter Narr Verlag
Résumé
La Seconda guerra mondiale costituisce una cesura nellastoria delle ricezioni del mito di Antigone: l'esperienza deltotalitarismo e della Resistenza condiziona in maniera determinantela lettura della tragedia di Sofocle. Eppure c'è unsalto cronologico tra l'Antigone di Brecht (1948) e la ricomparsadel mito di Antigone nel teatro e nella letteratura deiprimi anni Sessanta. Dopo il 1945, infatti, seguì una bleierneZeit, un'età di piombo, la cui parola d'ordine fu: dimenticare.
L'oblio divenne alibi e conforto insieme. Solo a fatica, apartire dal processo Eichmann (1961), si cominciò davveroa disseppellire il passato, e ne scaturì un tremendo conflittosociale. Sul finire degli anni Sessanta, i figli accusarono ipadri di aver consapevolmente taciuto l'orrore e di perpetuarenello Stato capitalista gli stessi meccanismi politici erepressivi della tirannia fascista. Alcuni ingaggiarono controlo Stato democratico, durante i nuovi 'anni di piombo', una lotta a mano armata.
I mezzi di comunicazione amplificaronole immagini di corpi insanguinati sull'asfalto, fotografaticon una stella a cinque punte sullo sfondo, umiliatinelle ultime ore, cadaveri abbandonati come manichini rottinel cofano di automobili. In quella nuova guerra, tornavad'attualità il diritto dei morti. Tornava Antigone, nell'ineditoe non antico ruolo della ribelle omicida. Il libro traccia la storia delle ricezioni letterarie di Antigonedal 1945 ai primi anni '80, in un'Europa prima ridotta inmacerie e poi straziata in blocchi ideologici, attraversotesti e autori più noti (Anhouil, Brecht, Döblin, Jens, Böll) ealtri decisamente meno conosciuti (Langgässer, Hubalek, Hochhuth, Karvas, Delbo, Weil).
L'oblio divenne alibi e conforto insieme. Solo a fatica, apartire dal processo Eichmann (1961), si cominciò davveroa disseppellire il passato, e ne scaturì un tremendo conflittosociale. Sul finire degli anni Sessanta, i figli accusarono ipadri di aver consapevolmente taciuto l'orrore e di perpetuarenello Stato capitalista gli stessi meccanismi politici erepressivi della tirannia fascista. Alcuni ingaggiarono controlo Stato democratico, durante i nuovi 'anni di piombo', una lotta a mano armata.
I mezzi di comunicazione amplificaronole immagini di corpi insanguinati sull'asfalto, fotografaticon una stella a cinque punte sullo sfondo, umiliatinelle ultime ore, cadaveri abbandonati come manichini rottinel cofano di automobili. In quella nuova guerra, tornavad'attualità il diritto dei morti. Tornava Antigone, nell'ineditoe non antico ruolo della ribelle omicida. Il libro traccia la storia delle ricezioni letterarie di Antigonedal 1945 ai primi anni '80, in un'Europa prima ridotta inmacerie e poi straziata in blocchi ideologici, attraversotesti e autori più noti (Anhouil, Brecht, Döblin, Jens, Böll) ealtri decisamente meno conosciuti (Langgässer, Hubalek, Hochhuth, Karvas, Delbo, Weil).
La Seconda guerra mondiale costituisce una cesura nellastoria delle ricezioni del mito di Antigone: l'esperienza deltotalitarismo e della Resistenza condiziona in maniera determinantela lettura della tragedia di Sofocle. Eppure c'è unsalto cronologico tra l'Antigone di Brecht (1948) e la ricomparsadel mito di Antigone nel teatro e nella letteratura deiprimi anni Sessanta. Dopo il 1945, infatti, seguì una bleierneZeit, un'età di piombo, la cui parola d'ordine fu: dimenticare.
L'oblio divenne alibi e conforto insieme. Solo a fatica, apartire dal processo Eichmann (1961), si cominciò davveroa disseppellire il passato, e ne scaturì un tremendo conflittosociale. Sul finire degli anni Sessanta, i figli accusarono ipadri di aver consapevolmente taciuto l'orrore e di perpetuarenello Stato capitalista gli stessi meccanismi politici erepressivi della tirannia fascista. Alcuni ingaggiarono controlo Stato democratico, durante i nuovi 'anni di piombo', una lotta a mano armata.
I mezzi di comunicazione amplificaronole immagini di corpi insanguinati sull'asfalto, fotografaticon una stella a cinque punte sullo sfondo, umiliatinelle ultime ore, cadaveri abbandonati come manichini rottinel cofano di automobili. In quella nuova guerra, tornavad'attualità il diritto dei morti. Tornava Antigone, nell'ineditoe non antico ruolo della ribelle omicida. Il libro traccia la storia delle ricezioni letterarie di Antigonedal 1945 ai primi anni '80, in un'Europa prima ridotta inmacerie e poi straziata in blocchi ideologici, attraversotesti e autori più noti (Anhouil, Brecht, Döblin, Jens, Böll) ealtri decisamente meno conosciuti (Langgässer, Hubalek, Hochhuth, Karvas, Delbo, Weil).
L'oblio divenne alibi e conforto insieme. Solo a fatica, apartire dal processo Eichmann (1961), si cominciò davveroa disseppellire il passato, e ne scaturì un tremendo conflittosociale. Sul finire degli anni Sessanta, i figli accusarono ipadri di aver consapevolmente taciuto l'orrore e di perpetuarenello Stato capitalista gli stessi meccanismi politici erepressivi della tirannia fascista. Alcuni ingaggiarono controlo Stato democratico, durante i nuovi 'anni di piombo', una lotta a mano armata.
I mezzi di comunicazione amplificaronole immagini di corpi insanguinati sull'asfalto, fotografaticon una stella a cinque punte sullo sfondo, umiliatinelle ultime ore, cadaveri abbandonati come manichini rottinel cofano di automobili. In quella nuova guerra, tornavad'attualità il diritto dei morti. Tornava Antigone, nell'ineditoe non antico ruolo della ribelle omicida. Il libro traccia la storia delle ricezioni letterarie di Antigonedal 1945 ai primi anni '80, in un'Europa prima ridotta inmacerie e poi straziata in blocchi ideologici, attraversotesti e autori più noti (Anhouil, Brecht, Döblin, Jens, Böll) ealtri decisamente meno conosciuti (Langgässer, Hubalek, Hochhuth, Karvas, Delbo, Weil).