Il fiume Bianco e i Dénka: Memorie
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- Nombre de pages175
- FormatePub
- ISBN859-65--4748230-7
- EAN8596547482307
- Date de parution23/02/2023
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille526 Ko
- Infos supplémentairesepub
- ÉditeurDIGICAT
Résumé
"Il fiume Bianco e i Dénka: Memorie" di G. Beltrame è un'opera che esplora le complessità culturali e sociali del popolo Dénka, una delle etnie del Sud Sudan, attraverso un ricco tessuto narrativo che mescola memorie personali e riflessioni antropologiche. La scrittura di Beltrame si distingue per il suo stile evocativo e immersivo, capace di trasportare il lettore nei paesaggi mozzafiato del fiume Bianco e di rivelare la profonda connessione tra la comunità Dénka e il loro ambiente.
In questo contesto letterario, l'autore colloca il suo lavoro all'interno di una tradizione di scrittura di viaggio e reportage etnografico, contribuendo a una rinnovata attenzione verso le narrazioni locali e le culture spesso marginalizzate nel discorso globale. G. Beltrame, antropologo di formazione, ha dedicato gran parte della sua vita professionale allo studio delle società afro-asiatiche, maturando un particolare interesse per la storia e le tradizioni del Sud Sudan.
Le sue esperienze sul campo, unite a un'approfondita ricerca etnografica, gli hanno permesso di sviluppare un occhio attento per le sfumature culturali e una sensibilità nei confronti delle storie umane che animano le comunità che ha avuto la fortuna di incontrare e documentare. Consiglio vivamente "Il fiume Bianco e i Dénka: Memorie" a chiunque sia interessato a comprendere le dinamiche culturali e le sfide contemporanee delle popolazioni africane.
L'opera non solo arricchisce il panorama della letteratura etnografica, ma offre anche un'importante prospettiva sull'identità e la resilienza dei Dénka. La narrativa di Beltrame è un invito alla riflessione e alla scoperta, perfetta per lettori che desiderano ampliare i propri orizzonti culturali.
In questo contesto letterario, l'autore colloca il suo lavoro all'interno di una tradizione di scrittura di viaggio e reportage etnografico, contribuendo a una rinnovata attenzione verso le narrazioni locali e le culture spesso marginalizzate nel discorso globale. G. Beltrame, antropologo di formazione, ha dedicato gran parte della sua vita professionale allo studio delle società afro-asiatiche, maturando un particolare interesse per la storia e le tradizioni del Sud Sudan.
Le sue esperienze sul campo, unite a un'approfondita ricerca etnografica, gli hanno permesso di sviluppare un occhio attento per le sfumature culturali e una sensibilità nei confronti delle storie umane che animano le comunità che ha avuto la fortuna di incontrare e documentare. Consiglio vivamente "Il fiume Bianco e i Dénka: Memorie" a chiunque sia interessato a comprendere le dinamiche culturali e le sfide contemporanee delle popolazioni africane.
L'opera non solo arricchisce il panorama della letteratura etnografica, ma offre anche un'importante prospettiva sull'identità e la resilienza dei Dénka. La narrativa di Beltrame è un invito alla riflessione e alla scoperta, perfetta per lettori che desiderano ampliare i propri orizzonti culturali.
"Il fiume Bianco e i Dénka: Memorie" di G. Beltrame è un'opera che esplora le complessità culturali e sociali del popolo Dénka, una delle etnie del Sud Sudan, attraverso un ricco tessuto narrativo che mescola memorie personali e riflessioni antropologiche. La scrittura di Beltrame si distingue per il suo stile evocativo e immersivo, capace di trasportare il lettore nei paesaggi mozzafiato del fiume Bianco e di rivelare la profonda connessione tra la comunità Dénka e il loro ambiente.
In questo contesto letterario, l'autore colloca il suo lavoro all'interno di una tradizione di scrittura di viaggio e reportage etnografico, contribuendo a una rinnovata attenzione verso le narrazioni locali e le culture spesso marginalizzate nel discorso globale. G. Beltrame, antropologo di formazione, ha dedicato gran parte della sua vita professionale allo studio delle società afro-asiatiche, maturando un particolare interesse per la storia e le tradizioni del Sud Sudan.
Le sue esperienze sul campo, unite a un'approfondita ricerca etnografica, gli hanno permesso di sviluppare un occhio attento per le sfumature culturali e una sensibilità nei confronti delle storie umane che animano le comunità che ha avuto la fortuna di incontrare e documentare. Consiglio vivamente "Il fiume Bianco e i Dénka: Memorie" a chiunque sia interessato a comprendere le dinamiche culturali e le sfide contemporanee delle popolazioni africane.
L'opera non solo arricchisce il panorama della letteratura etnografica, ma offre anche un'importante prospettiva sull'identità e la resilienza dei Dénka. La narrativa di Beltrame è un invito alla riflessione e alla scoperta, perfetta per lettori che desiderano ampliare i propri orizzonti culturali.
In questo contesto letterario, l'autore colloca il suo lavoro all'interno di una tradizione di scrittura di viaggio e reportage etnografico, contribuendo a una rinnovata attenzione verso le narrazioni locali e le culture spesso marginalizzate nel discorso globale. G. Beltrame, antropologo di formazione, ha dedicato gran parte della sua vita professionale allo studio delle società afro-asiatiche, maturando un particolare interesse per la storia e le tradizioni del Sud Sudan.
Le sue esperienze sul campo, unite a un'approfondita ricerca etnografica, gli hanno permesso di sviluppare un occhio attento per le sfumature culturali e una sensibilità nei confronti delle storie umane che animano le comunità che ha avuto la fortuna di incontrare e documentare. Consiglio vivamente "Il fiume Bianco e i Dénka: Memorie" a chiunque sia interessato a comprendere le dinamiche culturali e le sfide contemporanee delle popolazioni africane.
L'opera non solo arricchisce il panorama della letteratura etnografica, ma offre anche un'importante prospettiva sull'identità e la resilienza dei Dénka. La narrativa di Beltrame è un invito alla riflessione e alla scoperta, perfetta per lettori che desiderano ampliare i propri orizzonti culturali.