Il diritto alla sepoltura nel Mediterraneo antico

Par : Reine-marie Bérard
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  • Nombre de pages366
  • FormatMulti-format
  • ISBN978-2-7283-1475-1
  • EAN9782728314751
  • Date de parution04/03/2021
  • Protection num.NC
  • Infos supplémentairesMulti-format incluant PDF avec W...
  • ÉditeurPublications de l’École français...

Résumé

Il profondo rinnovamento dell'archeologia funeraria, a seguito dello sviluppo dell'archeotanatologia nel corso degli ultimi trenta anni, ci spinge, oggi, a riconsiderare la nozione di "sepoltura" con particolare riguardo alle pratiche funerarie ma anche a quelle giuridiche e rituali relative alla cura dei morti nel Mediterraneo antico. Quali erano i defunti che avevano diritto alla sepoltura, ossia coloro che godevano di un luogo a loro dedicato, nel corso di una cerimonia più o meno sviluppata? Secondo quali criteri (età, sesso, statussociale, stato di salute...) erano selezionati, raggruppati, onorati? Quali autorità si prendevano carico della gestione delle salme e degli spazi funerari? Quali leggi regolavano la protezione delle sepolture e, al tempo stesso, condannavano la loro violazione? Infine, cosa avveniva del corpo di coloro che si vedevano rifiutare l'accesso allo spazio funerario? Questo volume collettivo, basato sulle testimonianze della storia, della storia del diritto, dell'archeologia, dell'antropologia biologica e dell'epigrafia, cerca di dare delle risposte a queste domande attraverso una serie di studiprincipalmente incentrati sul mondo greco-romano dal primo millennio a.
C. fino alla fine dell'Antichità. Frutto delle tre giornate di studio internazionali tenutesi a Roma tra il 2015 e il 2017, il volume presenta un approccio pluridisciplinare a questi temi, un bilancio delle recenti acquisizioni e una messa in prospettiva di queste tematiche, problematiche e metodologiche, per la riflessione sull'archeologia funeraria del Mediteerraneo antico.
Il profondo rinnovamento dell'archeologia funeraria, a seguito dello sviluppo dell'archeotanatologia nel corso degli ultimi trenta anni, ci spinge, oggi, a riconsiderare la nozione di "sepoltura" con particolare riguardo alle pratiche funerarie ma anche a quelle giuridiche e rituali relative alla cura dei morti nel Mediterraneo antico. Quali erano i defunti che avevano diritto alla sepoltura, ossia coloro che godevano di un luogo a loro dedicato, nel corso di una cerimonia più o meno sviluppata? Secondo quali criteri (età, sesso, statussociale, stato di salute...) erano selezionati, raggruppati, onorati? Quali autorità si prendevano carico della gestione delle salme e degli spazi funerari? Quali leggi regolavano la protezione delle sepolture e, al tempo stesso, condannavano la loro violazione? Infine, cosa avveniva del corpo di coloro che si vedevano rifiutare l'accesso allo spazio funerario? Questo volume collettivo, basato sulle testimonianze della storia, della storia del diritto, dell'archeologia, dell'antropologia biologica e dell'epigrafia, cerca di dare delle risposte a queste domande attraverso una serie di studiprincipalmente incentrati sul mondo greco-romano dal primo millennio a.
C. fino alla fine dell'Antichità. Frutto delle tre giornate di studio internazionali tenutesi a Roma tra il 2015 e il 2017, il volume presenta un approccio pluridisciplinare a questi temi, un bilancio delle recenti acquisizioni e una messa in prospettiva di queste tematiche, problematiche e metodologiche, per la riflessione sull'archeologia funeraria del Mediteerraneo antico.