Il commercio greco arcaico. Prexis ed emporie

Par : Alfonso Mele
Offrir maintenant
Ou planifier dans votre panier
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format Multi-format est :
  • Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony
Logo Vivlio, qui est-ce ?

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement

Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
C'est si simple ! Lisez votre ebook avec l'app Vivlio sur votre tablette, mobile ou ordinateur :
Google PlayApp Store
  • Nombre de pages109
  • FormatMulti-format
  • ISBN978-2-918887-19-5
  • EAN9782918887195
  • Date de parution24/09/2015
  • Protection num.NC
  • Infos supplémentairesMulti-format incluant PDF avec W...
  • ÉditeurCentre Jean Bérard

Résumé

Il problema dell'organizzazione del commercio arcaico è stato rilanciato di recente da due ampi saggi di B. Bravo, apparsi rispettivamente nel n.° 1 (1974) e n.° 3 (1977) dei Dialogues d'Histoire Ancienne, che hanno già trovato una prima eco nel saggio di J. Velissaropoulos sull'emporion apparso sempre nel n.° 3 della rivista in questione. 2Le conclusioni cui il Bravo è pervenuto sono le seguenti: in età arcaica non si dà commercio regolare senza regolare surplus e quindi senza l'intervento dell'aristocrazia fondiaria; a questa il commercio fa capo sia per quanto attiene al possesso delle navi sia per quanto attiene al possesso dei beni da riservare agli scambi.
Il problema dell'organizzazione del commercio arcaico è stato rilanciato di recente da due ampi saggi di B. Bravo, apparsi rispettivamente nel n.° 1 (1974) e n.° 3 (1977) dei Dialogues d'Histoire Ancienne, che hanno già trovato una prima eco nel saggio di J. Velissaropoulos sull'emporion apparso sempre nel n.° 3 della rivista in questione. 2Le conclusioni cui il Bravo è pervenuto sono le seguenti: in età arcaica non si dà commercio regolare senza regolare surplus e quindi senza l'intervento dell'aristocrazia fondiaria; a questa il commercio fa capo sia per quanto attiene al possesso delle navi sia per quanto attiene al possesso dei beni da riservare agli scambi.