I registri della giustizia penale nell’Italia dei secoli XII - XV

Par : Didier Lett
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  • Nombre de pages492
  • FormatMulti-format
  • ISBN978-2-7283-1468-3
  • EAN9782728314683
  • Date de parution12/01/2021
  • Protection num.NC
  • Infos supplémentairesMulti-format incluant PDF avec W...
  • ÉditeurPublications de l’École français...

Résumé

Nell'attuale paesaggio storiografico italiano è ben presente la volontà di lavorare sulle differenti tipologie documentarie prodotte nell'Italia dei Comuni. Così è per gli studi sugli statuti comunali, studi iniziati nel XIX secolo che proseguono tutt'oggi con atti di convegni ed edizioni documentarie, e per tutte le fonti istituzionali amministrative di carattere ordinario: delibere di organi consiliari (riformanze), registri fiscali, corrispondenze epistolari, registri giudiziari.
Risultato di un convegno organizzato all'École française de Rome (6-8 giugno 2017), questo volume è il primo interamente dedicato ai registri della giustizia penale (libri maleficiorum); si tratta di documenti relativi alla gestione della cosa pubblica destinati all'azione, che racchiudono finalità performative. Sono presenti in quantità cospicue nel territorio italiano, in molti fondi di archivi e biblioteche comunali e negli Archivi di Stato.
La « Rivoluzione documentaria » dell'Italia comunale ha conosciuto una delle sue più potenti espressioni anche attraverso le carte di questa amministrazione ordinaria. Facendo parte a pieno titolo di una storia della giustizia, che si è rinnovata negli ultimi anni cercando di aprirsi il più possibile a tutto il territorio italiano e mostrando punti in comune e differenze regionali, i saggi qui raccolti si soffermano sulla produzione dei libri maleficiorum.
Sono indagati il loro ruolo nel sistema documentario dei comuni e di altre istituzioni, la loro collocazione nel sistema documentario generale e le relazioni con altra documentazione comunale, il funzionamento delle istituzioni giudiziarie e i meccanismi procedurali, i conflitti, i negoziati e le sentenze. Le sezioni conclusive mettono a fuoco due temi centrali in materia di pratiche sociali, privilegiate nei libri maleficiorum stessi: la violenza e il genere.
Nell'attuale paesaggio storiografico italiano è ben presente la volontà di lavorare sulle differenti tipologie documentarie prodotte nell'Italia dei Comuni. Così è per gli studi sugli statuti comunali, studi iniziati nel XIX secolo che proseguono tutt'oggi con atti di convegni ed edizioni documentarie, e per tutte le fonti istituzionali amministrative di carattere ordinario: delibere di organi consiliari (riformanze), registri fiscali, corrispondenze epistolari, registri giudiziari.
Risultato di un convegno organizzato all'École française de Rome (6-8 giugno 2017), questo volume è il primo interamente dedicato ai registri della giustizia penale (libri maleficiorum); si tratta di documenti relativi alla gestione della cosa pubblica destinati all'azione, che racchiudono finalità performative. Sono presenti in quantità cospicue nel territorio italiano, in molti fondi di archivi e biblioteche comunali e negli Archivi di Stato.
La « Rivoluzione documentaria » dell'Italia comunale ha conosciuto una delle sue più potenti espressioni anche attraverso le carte di questa amministrazione ordinaria. Facendo parte a pieno titolo di una storia della giustizia, che si è rinnovata negli ultimi anni cercando di aprirsi il più possibile a tutto il territorio italiano e mostrando punti in comune e differenze regionali, i saggi qui raccolti si soffermano sulla produzione dei libri maleficiorum.
Sono indagati il loro ruolo nel sistema documentario dei comuni e di altre istituzioni, la loro collocazione nel sistema documentario generale e le relazioni con altra documentazione comunale, il funzionamento delle istituzioni giudiziarie e i meccanismi procedurali, i conflitti, i negoziati e le sentenze. Le sezioni conclusive mettono a fuoco due temi centrali in materia di pratiche sociali, privilegiate nei libri maleficiorum stessi: la violenza e il genere.
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