I grandi racconti. Nuovi incontri alla fine del mondo
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- Nombre de pages968
- FormatePub
- ISBN978-88-3389-588-8
- EAN9788833895888
- Date de parution26/07/2024
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille1 Mo
- Infos supplémentairesepub
- ÉditeurMinimum Fax
Résumé
Nello straordinario memoir postumo in cui raccontò i suoi anni parigini, Festa mobile, Hemingway scriveva di come l'amico Fitzgerald gli avesse confessato il suo disprezzo verso i racconti pubblicati per le riviste, spesso assemblati in fretta e furia per ricavarne soldi facili, con i quali alimentare il suo folle e leggendario stile di vita. Fitzgerald arrivò a scriverne 178 in tutto nell'arco di un ventennio ma ne inserì solo una quarantina nelle raccolte pubblicate in vita, e uscite a ridosso dei suoi quattro romanzi.
Una selezione accurata, dunque, e sempre decisa dall'autore in base alla qualità dei singoli racconti e alla loro coesione tematica e stilistica. Per la prima volta in Italia, e non solo, minimum fax ha deciso di pubblicare questi gioielli tutti assieme, per ordine di raccolta. Si parte così da Maschiette e filosofi, del 1920, lo stesso anno del romanzo Di qua dal paradiso; si prosegue con Racconti dell'età del jazz, forse la sua raccolta più celebre, uscita nell'anno di Belli e dannati, per passare a All the Sad Young Men, del 1926, l'anno successivo alla pubblicazione de Il Grande Gatsbye concludere il percorso con Taps at Reveille del 1935, un anno dopo Tenera è la notte. Ad accompagnare i racconti, una silloge delle lettere scritte al leggendario editor e amico, Maxwell Perkins, nelle quali Fitzgerald illustra i suoi criteri di selezione, le corrispondenze tra racconti e romanzi, la consapevolezza del proprio percorso artistico.
Una selezione accurata, dunque, e sempre decisa dall'autore in base alla qualità dei singoli racconti e alla loro coesione tematica e stilistica. Per la prima volta in Italia, e non solo, minimum fax ha deciso di pubblicare questi gioielli tutti assieme, per ordine di raccolta. Si parte così da Maschiette e filosofi, del 1920, lo stesso anno del romanzo Di qua dal paradiso; si prosegue con Racconti dell'età del jazz, forse la sua raccolta più celebre, uscita nell'anno di Belli e dannati, per passare a All the Sad Young Men, del 1926, l'anno successivo alla pubblicazione de Il Grande Gatsbye concludere il percorso con Taps at Reveille del 1935, un anno dopo Tenera è la notte. Ad accompagnare i racconti, una silloge delle lettere scritte al leggendario editor e amico, Maxwell Perkins, nelle quali Fitzgerald illustra i suoi criteri di selezione, le corrispondenze tra racconti e romanzi, la consapevolezza del proprio percorso artistico.
Nello straordinario memoir postumo in cui raccontò i suoi anni parigini, Festa mobile, Hemingway scriveva di come l'amico Fitzgerald gli avesse confessato il suo disprezzo verso i racconti pubblicati per le riviste, spesso assemblati in fretta e furia per ricavarne soldi facili, con i quali alimentare il suo folle e leggendario stile di vita. Fitzgerald arrivò a scriverne 178 in tutto nell'arco di un ventennio ma ne inserì solo una quarantina nelle raccolte pubblicate in vita, e uscite a ridosso dei suoi quattro romanzi.
Una selezione accurata, dunque, e sempre decisa dall'autore in base alla qualità dei singoli racconti e alla loro coesione tematica e stilistica. Per la prima volta in Italia, e non solo, minimum fax ha deciso di pubblicare questi gioielli tutti assieme, per ordine di raccolta. Si parte così da Maschiette e filosofi, del 1920, lo stesso anno del romanzo Di qua dal paradiso; si prosegue con Racconti dell'età del jazz, forse la sua raccolta più celebre, uscita nell'anno di Belli e dannati, per passare a All the Sad Young Men, del 1926, l'anno successivo alla pubblicazione de Il Grande Gatsbye concludere il percorso con Taps at Reveille del 1935, un anno dopo Tenera è la notte. Ad accompagnare i racconti, una silloge delle lettere scritte al leggendario editor e amico, Maxwell Perkins, nelle quali Fitzgerald illustra i suoi criteri di selezione, le corrispondenze tra racconti e romanzi, la consapevolezza del proprio percorso artistico.
Una selezione accurata, dunque, e sempre decisa dall'autore in base alla qualità dei singoli racconti e alla loro coesione tematica e stilistica. Per la prima volta in Italia, e non solo, minimum fax ha deciso di pubblicare questi gioielli tutti assieme, per ordine di raccolta. Si parte così da Maschiette e filosofi, del 1920, lo stesso anno del romanzo Di qua dal paradiso; si prosegue con Racconti dell'età del jazz, forse la sua raccolta più celebre, uscita nell'anno di Belli e dannati, per passare a All the Sad Young Men, del 1926, l'anno successivo alla pubblicazione de Il Grande Gatsbye concludere il percorso con Taps at Reveille del 1935, un anno dopo Tenera è la notte. Ad accompagnare i racconti, una silloge delle lettere scritte al leggendario editor e amico, Maxwell Perkins, nelle quali Fitzgerald illustra i suoi criteri di selezione, le corrispondenze tra racconti e romanzi, la consapevolezza del proprio percorso artistico.