Giuseppe Manno
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- FormatePub
- ISBN1255011965
- EAN9791255011965
- Date de parution29/06/2023
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille11 Mo
- Infos supplémentairesepub
- ÉditeurPelago
Résumé
Di nobili origini - il padre, ufficiale della Marina, aveva preso parte ai moti angioyani - Giuseppe Manno (Alghero, 1786-Torino, 1868) si formò in diritto canonico e civile a Cagliari. Iniziò in quella città la propria carriera divenendo avvocato fiscale patrimoniale presso la Reale Udienza, fu segretario di Carlo Felice di Savoia e infine, nel 1817, si trasferì a Torino. In Piemonte prese parte al processo di riassetto giuridico della Sardegna con il "Codice feliciano".
La carriera di Manno fu costantemente in ascesa, ed egli arrivò a ricoprire la presidenza dapprima del Senato di Piemonte, poi di quello del Regno d'Italia, infine della Corte Suprema di Cassazione.
Fedele servitore della Casa di Savoia, non perse mai l'amore per l'isola che gli aveva dato i natali e alla quale dedicò due opere monumentali: "Storia di Sardegna" (1825-27), in quattro volumi, e soprattutto "Storia moderna della Sardegna", che vide la luce in due volumi nel 1842.
Fedele servitore della Casa di Savoia, non perse mai l'amore per l'isola che gli aveva dato i natali e alla quale dedicò due opere monumentali: "Storia di Sardegna" (1825-27), in quattro volumi, e soprattutto "Storia moderna della Sardegna", che vide la luce in due volumi nel 1842.
Di nobili origini - il padre, ufficiale della Marina, aveva preso parte ai moti angioyani - Giuseppe Manno (Alghero, 1786-Torino, 1868) si formò in diritto canonico e civile a Cagliari. Iniziò in quella città la propria carriera divenendo avvocato fiscale patrimoniale presso la Reale Udienza, fu segretario di Carlo Felice di Savoia e infine, nel 1817, si trasferì a Torino. In Piemonte prese parte al processo di riassetto giuridico della Sardegna con il "Codice feliciano".
La carriera di Manno fu costantemente in ascesa, ed egli arrivò a ricoprire la presidenza dapprima del Senato di Piemonte, poi di quello del Regno d'Italia, infine della Corte Suprema di Cassazione.
Fedele servitore della Casa di Savoia, non perse mai l'amore per l'isola che gli aveva dato i natali e alla quale dedicò due opere monumentali: "Storia di Sardegna" (1825-27), in quattro volumi, e soprattutto "Storia moderna della Sardegna", che vide la luce in due volumi nel 1842.
Fedele servitore della Casa di Savoia, non perse mai l'amore per l'isola che gli aveva dato i natali e alla quale dedicò due opere monumentali: "Storia di Sardegna" (1825-27), in quattro volumi, e soprattutto "Storia moderna della Sardegna", che vide la luce in due volumi nel 1842.