Della critica. Compendio di sociologia dell’emancipazione

Par : Luc Boltanski
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  • Nombre de pages240
  • FormatMulti-format
  • ISBN978-88-7885-431-4
  • EAN9788878854314
  • Date de parution12/05/2016
  • Protection num.NC
  • Infos supplémentairesMulti-format incluant PDF avec W...
  • ÉditeurRosenberg & Sellier

Résumé

Che cos'è la critica sociale? Quali i suoi rapporti con una sociologia descrittiva che, in continuità con la tradizione weberiana, garantisca una determinata obiettività alle sue ricerche e ai suoi risultati? Queste le domande da cui prende le mosse la riflessione di Luc Boltanski che presenta qui, nella forma del « compendio » (il testo nasce dalle « Lezioni adorniane » tenute dall'autore a Francoforte nel 2008), una teoria complessa e articolata che utilizza in larga misura gli strumenti della pragmatica linguistica.
Dalla prospettiva di una sociologia critica - quella delineata da Pierre Bourdieu, di cui Boltanski fu discepolo e collaboratore - l'autore passa così a una sociologia pragmatica della critica. Al lavoro scientifico « dall'alto », che percepisce gli attori sociali come supporti passivi di un dominio da essi continuamente riprodotto, si sostituisce lo studio delle esperienze di critica « dal basso » veicolate dagli attori stessi, cioè dalle persone comuni, nei loro diversi motivi di sofferenza e scontento a partire da concrete situazioni della vita vissuta.
In questo quadro Boltanski inserisce una teoria delle istituzioni e la ripresa della tematica dell'emancipazione, con un'attenzione costante alle pratiche e ai movimenti che mettono in questione la realtà della realtà, l'ordine stabilito delle cose, aprendolo a nuove possibilità.
Che cos'è la critica sociale? Quali i suoi rapporti con una sociologia descrittiva che, in continuità con la tradizione weberiana, garantisca una determinata obiettività alle sue ricerche e ai suoi risultati? Queste le domande da cui prende le mosse la riflessione di Luc Boltanski che presenta qui, nella forma del « compendio » (il testo nasce dalle « Lezioni adorniane » tenute dall'autore a Francoforte nel 2008), una teoria complessa e articolata che utilizza in larga misura gli strumenti della pragmatica linguistica.
Dalla prospettiva di una sociologia critica - quella delineata da Pierre Bourdieu, di cui Boltanski fu discepolo e collaboratore - l'autore passa così a una sociologia pragmatica della critica. Al lavoro scientifico « dall'alto », che percepisce gli attori sociali come supporti passivi di un dominio da essi continuamente riprodotto, si sostituisce lo studio delle esperienze di critica « dal basso » veicolate dagli attori stessi, cioè dalle persone comuni, nei loro diversi motivi di sofferenza e scontento a partire da concrete situazioni della vita vissuta.
In questo quadro Boltanski inserisce una teoria delle istituzioni e la ripresa della tematica dell'emancipazione, con un'attenzione costante alle pratiche e ai movimenti che mettono in questione la realtà della realtà, l'ordine stabilito delle cose, aprendolo a nuove possibilità.
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